Tour della legalità in giro per il Sud Italia
Dopo la tappa di Reggio Calabria dove sono stati premiati gli allievi di sei istituti scolastici del sud vincitori di un concorso di didattica alternativa e multimediale; dopo la tappa di Olbia, in Sardegna, per un bel gemellaggio fra Sport&Legalità in occasione di una prova del Mondiale Rally; dopo il prestigioso e commovente Memorial Falcone nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo per ricordare il 14^ anniversario della strage di Capaci, il 31 maggio prossimo, quarta tappa a Lecce, a partire dalle 9, in piazza Sant’Oronzo di "Verso Sud", un vero e proprio tour della legalità nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia" 2000 – 2006, realizzato dal Ministero dell’Interno e co-finanziato dall’Unione europea che, dopo il successo del 2005, riparte come patrimonio di risorse interforze per lo sviluppo di una vera cultura della Sicurezza e della Legalità al Sud. Anche quest’anno il target delle manifestazioni legate a Verso Sud rimane lo stesso, il più allargato possibile alle forze sociali delle regioni interessate, con particolare attenzione al mondo degli adolescenti e alle città dove è importante ricostruire un tessuto di convivenza e armonia sociale. Il Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia" 2000-2006 è una delle più complete operazioni sul piano della sicurezza mai effettuate nel nostro Paese, ed è attuato con la collaborazione di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria. Il Tour sta toccando anche quest’anno le sei regioni del Sud particolarmente esposte nella lotta al crimine organizzato e in forme di degrado del tessuto socio-economico, e terminerà a settembre con le tappe di Napoli e della Basilicata.
A Lecce i temi sono proprio quelli "ideali" del Tour: la consapevolezza della giustizia nell’animo dei giovani, l’etica del diritto nei piccoli comportamenti della loro vita quotidiana, la maturazione del rispetto e dei valori costruttivi del vivere civile, la lotta alla mafia e alle devianze, ma anche al "bullismo" e alle prevaricazioni come vero "nemico" da combattere dentro e fuori se stessi. E tutto attraverso i colori dell’immaginazione, della creatività, dell’esternazione delle emozioni più profonde, anche quelle più amare e legate a schemi di violenza indotta dalle famiglie, dall’ambiente circostante, dai media, assorbita e subita dai ragazzi.
In occasione dell’evento "Verso Sud" del PON Sicurezza-Ministero dell’Interno, vengono presentate le risultanti del progetto "La Legalità e il suo senso. I Colori dell’Amore e della Non Violenza" coordinato dal dottor Piero Luigi Vigna, dal 1999 sostenitore e sponsor dell’associazione "Donne Insieme". Una iniziativa che ha interessato 8 Comuni (Calimera, Campi Salentina, Carpignano Salentino, Galatina, Galatone, Maglie, Martano, Lecce) e 2 Frazioni (Noha e Serrano) della Provincia di Lecce. Si è sviluppata attraverso il coinvolgimento delle scuole presenti sui loro territori, coinvolgendo in totale circa 1550 ragazzi compresi nella fascia di età che va dagli 11 ai 14 anni.
I ragazzi sono stati i protagonisti dell’intera fase progettuale attraverso la somministrazione di un questionario , la redazione di un elaborato in forma anonima e la produzione di manifesti attraverso i quali hanno espresso il loro significato di legalità, riassumendolo nel messaggio "Legalità è vita". E’ importante evidenziare che il 31 maggio i Comuni coinvolti daranno vita alla "Rete della Legalità e della Non violenza".
L’Associazione Donne Insieme fin dalla sua costituzione ha inteso rivolgere la sua azione nell’educazione alla legalità e al senso che essa assume nelle coscienze dei cittadini e soprattutto delle nuove generazioni.
"Si ritiene –dicono i responsabili dell’onlus in prima linea nella difesa dei diritti- che la legalità trovi il suo naturale terreno nel consolidamento e riconoscimento dei diritti fondamentali della persona che costituiscono la base della sviluppo democratico delle istituzioni per garantire il rispetto delle regole. Senza tali riconoscimenti diventa difficile lavorare soprattutto tra i giovani per sviluppare questa tematica. E’ necessario capire che le nuove generazioni hanno la necessità di riconoscere e sentire vicini ai loro problemi le istituzioni sviluppando la cultura del rispetto e dei valori. Oggi ci troviamo in un mondo senza barriere, il concetto di legalità è globale e presuppone attenzione e sensibilità. E’ fondamentale comunicare che la legalità non e' un valore astratto,non è solo rispettare le leggi, ma consapevolezza interiore del rispetto degli altri e di sé. In questo la famiglia ha un ruolo fondamentale.
Lottare contro ogni forma di devianza significa impegnarsi a promuovere e diffondere una cultura della legalità e della solidarietà, che veda tra i suoi principali destinatari i giovani del nostro Paese. Si deve stimolare nelle giovani generazioni una forte coscienza critica e civile, una reazione di rigetto di tutti i fenomeni criminosi e devianti, che invece di apparire come potenziali modelli di comportamento, devono essere visti nella loro radice di barbarie e di inciviltà e, come tali, respinti. Solo una forte coscienza civile di massa può costituire una barriera contro il dilagare di questa violenza".
Con il progetto "La legalità e il suo senso" si è cercato di realizzare un percorso di crescita culturale ed umana nei ragazzi delle scuole offrendo stimoli per una migliore educazione al senso della legalità, al suo intimo significato quale valore fondamentale alla base della convivenza civile e di ogni democrazia.
Il progetto si è articolato in gruppi di discussione, attività socio educative, questionari, orientamenti e guida alla realizzazione di un elaborato che contenesse il messaggio legato alla legalità e alla formazione di una cultura della non violenza tra gli adolescenti.
"Dal lavoro svolto –raccontano i ricercatori di Donne Insieme- è emerso che i ragazzi pur avendo la percezione del significato e del valore di legalità e di non violenza hanno avuto bisogno di un adeguato orientamento per poter arrivare ad un livello di coscienza e consapevolezza degli stessi. Hanno espresso il loro parere sulla responsabilità dei media nel trasmettere e comunicare in maniera inadeguata ed eccessiva immagini di violenza e illegalità. Abbiamo percepito una diffusa paura e preoccupazione da parte delle ragazze di essere potenziali vittime di abusi e violenze sessuali. Per questo hanno espresso i loro timori ad uscire e camminare per strada da sole e al buio. Da parte dei ragazzi è emerso un ricorso costante alla pratica della violenza fisica sui loro compagni e quindi nel gruppo come espressione di potere e di supremazia. Un ulteriore problema da segnalare è il bisogno da parte dei ragazzi di vivere una "pace" familiare. I ragazzi rifiutano i conflitti e le disfunzioni familiari, la loro sofferenza provocata da queste situazioni li porta a "desiderare" e sperare in una matura responsabilità genitoriale".
La presentazione del Progetto "Rete della Legalità e della non violenza", e la cerimonia di assegnazione del Premio Renata Fonte a personalità ogni giorno in prima linea nella difesa dei diritti civili, saranno due momenti fondamentali della giornata.
PERSONALITA' PREMIATE:
-Sen.LiviaTurco Ministro della Salute
-Dott. Piero Grasso Procuratore Nazionale Antimafia
-Dott.ssa Elisabetta Rosi Magistrato Corte di Cassazione - Roma
-Dott.ssa Luisa Cavallo Dirigente Centro Nautico Sommozzatori La Spezia
-Dott.ssa Laura Carosi Responsabile Progetto Inserimento Socio-Lavorativo
(Associazione "On TheRoad" Martinsicuro - Teramo)
Sig.ra Carmela Rescio Madre di Antonio Montinaro, capo scorta Giudice Falcone
Il Tour della Legalità sarà presente con stand delle 5 forze dell’ordine –Polizia, Carabinieri, Finanza, Forestale, Polizia Penitenziaria- e alcune delle tecnologie più sofisticate utilizzate per il controllo del territorio e la tutela del cittadino, in vetrina per chiunque vorrà familiarizzare con questi sistemi di difesa.
In esposizione anche il CAMPER DELLA LEGALITA’, un vero e proprio centro mobile al quale ci si può avvicinare con facilità negli stessi luoghi in cui si vive, prospettando disagi, esigenze, segnalando disservizi, raccontando le realtà più vicine, quelle del quartiere, della città, concertando soluzioni in accordo all’operato e all’autorevolezza degli stessi uomini in divisa, sempre più "amici" del cittadino.
I camper hanno percorso già ben oltre 50.000 km, si sono fermati in 156 località e hanno contattato 10.000 persone!