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Data: 03/12/2002 - Ora: 10:18
Categoria:
Cronaca
I giovani mostrano sfiducia nei confronti delle campagne di prevenzione classiche perché troppo impositive e poco aderenti alle loro esigenze. Gli educatori, come gli insegnanti e i genitori, dovrebbero utilizzare modalità di dialogo più vicine al linguaggio giovanile. La Provincia di Brindisi, con il progetto "Alice nel paese delle meraviglie", mette a confronto alcuni esperti delle problematiche e dei comportamenti dei giovani per fornire le informazioni e gli strumenti utili ad un dialogo più attento.
Il progetto, infatti si rivolge principalmente ai giovani, ma anche ai formatori, insegnanti e ai genitori per fornire una serie di nozioni e informazioni che consentirà loro di conoscere maggiormente le problematiche e il linguaggio giovanili, migliorando così il dialogo e l’esito degli interventi educativi.
Questi momenti convegnistici serviranno, inoltre, ad approfondire la reale situazione del territorio brindisino in modo da poter predisporre tutte quelle iniziative mirate e più attinenti alla realtà locale.
Al convegno saranno presenti i rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale, Dott. Nicola Frugis, Presidente della Provincia di Brindisi, Pancrazio Scarpello, Assessore Provinciale agli Affari Sociali e il Direttore Generale della Provincia, Dott. Giuseppe Iacopino. I rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale spiegheranno le motivazioni che li hanno spinti a dare avvio al progetto "Alice nel paese delle meraviglie", analizzando l’impegno istituzionale sui temi dell’adolescenza, del disagio giovanile e delle devianze.
Inoltre interverranno l’Arcivescovo di Oria, Mons. Marcello Semeraro, il Sindaco di Ceglie, prof. Mario Annese, un dirigente scolastico, prof. Giovanni Maglieri.
Oltre ai rappresentanti locali saranno presenti esperti nazionali del mondo giovanile.
Il sociologo, Vito Giovanetti e lo psicologo Domenico Catera, analizzeranno i modelli a cui si ispirano i ragazzi di Brindisi e più in generale quelli italiani, valutando le cause che spingono i giovani ad avere comportamenti devianti.
La dott.ssa Eufrasia Capodiferro, pedagogista e il prof. Diego Altomonte si occuperanno di informare gli educatori sulle modalità più proficue di dialogo con i giovani. E’ necessario approciarsi correttamente al mondo giovanile per riconoscere le problematiche ed intervenire prima che il disagio diventi patologia.
Infine i rappresentanti della Fondazione Cesar, Centro Europeo di Ricerche dell’Economia e dell’Assicurazione, Sandro Vedovi, Massmediologo e Nisio Palmieri, Coordinatore Regionale Osservatorio per la Legalità, affronteranno il tema del disagio giovanile e delle ricadute sociali, come gli incidenti stradali che coinvolgono gli under 30 e le forme di criminalità minorile.
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