Continua la rassegna della Provincia di Lecce. Stasera a Sternatia
Nasce "A levante", titolo di quest’opera collettiva, finanziata dalla PROVINCIA DI LECCE, che mette insieme i registi Gianluca Camerino, Stefano Chiodini, Gianni De Blasi, Luigi Filotico, Marcella Libonati, Carlo Schirinzi, Alessandro Valenti e Roberto Vetrugno (entrambi registi e autori), con gli autori Andrea Baccassino, Vito Bruno, Omar Di Monopoli, Antonella Gaeta, Mauro Marino, Pippo Mezzapesa, Virginia Peluso e Livio Romano.
Un lavoro che vede impegnato Edoardo Winspeare e la Saietta Film nella produzione esecutiva e la Provincia di Lecce nel finanziamento del progetto che, perciò, ha un valore artistico e culturale oltre che politico. Soprattutto ha l’ambizione di diventare un vero film e di scoprire una nuova scrittura cinematografica. L’organizzazione è curata dalla Cooperativa Kama, la post produzione dalla Geco.
La storia parte da Otranto, dal racconto diretto da Marcella Libonati e scritto con la collaborazione di Vito Bruno. Un primo corto contenitore di tutte le altre storie, il filo rosso che le lega, lo sfondo dal quale le storie via via vengono fuori e vi ritornano. È la storia che dovrebbe motivare perché questi sette episodi sono presentati insieme oltre all’appartenenza geografica ad uno stesso territorio.
La storia è quella di un fotoreporter francese che sta facendo dei servizi sui vari levanti del mondo: arriva dall’Albania per fotografare Otranto e dovrebbe ripartire per la Grecia ma poco dopo il suo arrivo viene colpito da una donna che ha il suo stesso sguardo sulle cose, che guarda come lui guarda e se ne innamora. Il protagonista del loro primo incontro, quello che farà scattare il coup de foudre è in assoluto lo sguardo che è protagonista anche del corto della Linonati: il tema dello sguardo (esterno quello di lui, interno quello di lei) su questa terra è sempre presente unitamente al tema del viaggio, il restare-partire di cui nel Salento tanto si parla e altrettanto si compie.
Da questo episodio si dipanano le storie degli altri autori: Ifonì di Stefano Chiodini e Virginia Peluso, La caccia di Luigi Filotico e Omar Dimonopoli, Nido di Carlo Michele Schirinzi e Mauro Marino, Quello del trenino di Giovanni De Blasi, Pippo Mezzapesa, Antonella Gaeta, Porto di Mare di Gianluca Camerino, Andrea Baccassino e Livio Romano ed Eccomi di Alessandro Valenti e Roberto Vetrugno.
La proiezione di "A Levante" sarà preceduta da un altro lavoro salentino Italian Sud Est, realizzato dalla Fluid Video Crew, che narra storie ambientate lungo i binari dell’antica ferrovia che ancora oggi percorre il Salento.
La giornata conclusiva del 12 agosto è dedicata all’iraniano Babak Payami che fonde forma con realtà e che con Il voto è segreto ha conquistato alcuni premi al Festival del Cinema di Venezia nel 2001. Un soldato di guardia in una postazione lungo una spiaggia deserta scopre improvvisamente che oggi è il giorno delle elezioni. Un'urna elettorale è paracaduta dal cielo e una donna funzionario del governo viene inviata come responsabile del seggio. Non potevano incontrarsi persone più diverse; tante cose possono succedere in una così strana giornata.
Pannone e Payami, partono dalla realtà, dalla gente comune per raccontare la quotidianità, non solo il fatto straordinario, facendo diventare arte anche il luogo dove si abita. Ecco, allora, che per Pannone una città dormitorio alla periferia di Roma diventa un villaggio del Sud d’Italia e che per Paiami una fermata del bus un pretesto per narrare di una storia d’amore mai consumata forse perché sarebbe bastato Un giorno in più. Con questo film (titolo originale Yek Rouz Bishtar) Payami ha vinto il premio speciale della giuria del Torino Film Festival nel 2000. Si tratta di una storia d'amore fatta di sguardi nata ad una fermata del bus, e che avrebbe bisogno di appena un giorno in più per decollare.
La serata dedicata al cineasta iraniano sarà presentata dal critico cinematografico Goffredo Fofi.