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Data: 31/07/2008 - Ora: 09:17
Categoria:
Economia
"L’area individuata dal Comune è di 11.724 abitanti ed avrebbe quindi potuto consentire l’inserimento del quartiere San Pio"
"L'individuazione della zona franca urbana – ne siamo fortemente convinti – può rappresentare una opportunità straordinaria di sviluppo delle Aree di maggior disagio sociale ed economico della nostra città" dichiara il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa di Lecce Antonio Rotundo. Le Zone Franche urbane si pongono, infatti, l'obiettivo di contrastare i fenomeni di disagio sociale favorendo, con misure ad hoc, la nascita di piccole e microimprese che concorrono al rafforzamento della crescita imprenditoriale ed occupazionale dei quartieri dove sono localizzate. "Per queste ragioni, dopo averla ripetutamente sollecitata in questi mesi, oggi prendiamo atto dell'avvenuta presentazione da parte del Comune alla Regione della proposta progettuale per l'istituzione della ZFU nella nostra Città. Consideriamo tuttavia un errore inaccettabile l'essersi assunto la responsabilità della individuazione delle aree da inserire nel progetto con una decisione non partecipata senza cioè il confronto con le forze politiche e consiliari, come l'importanza della questione avrebbe richiesto.
È stato – a nostro avviso – un limite grave non aver coinvolto in un'ottica di condivisione e di dialogo le sedi istituzionali competenti, esautorando di fatto sia il Consiglio Comunale che le stesse Commissioni Consiliari dalle loro prerogative. A quel che ci risulta, il progetto non è stato discusso ed approvato neppure dalla Giunta. Se ci fosse stato un esame nelle sedi deputate, avremmo senz'altro chiesto di inserire nella perimetrazione delle ZFU anche il Rione San Pio, la cui esclusione appare francamente incomprensibile. Ma avremmo anche suggerito un percorso più aperto e partecipativo nella definizione della proposta progettuale di ZFU con il coinvolgimento delle forze sociali e delle stesse Circoscrizioni che non potevano in alcun modo essere tagliate fuori in processi che riguardano così da vicino gli interessi del territorio, come invece è avvenuto. Siamo infatti profondamente convinti che oltre alle aree inserite della 167/A –B –C, si dovesse prevedere una ZFU anche al Rione San Pio, laddove esistono indici di disagio sociale ed economico particolarmente acuti quanto indiscutibili che avrebbero meritato ben altra attenzione e considerazione da parte del Governo Cittadino.
Dall'altro canto tale inserimento è pienamente compatibile anche con i limiti dettati dalla legge circa le dimensioni demografiche delle ZFU che non devono superare i 30.000 abitanti; l'area individuata dal Comune è di 11.724 abitanti ed avrebbe quindi potuto consentire l'inserimento del quartiere San Pio. Chiediamo all'Amministrazione comunale di verificare la possibilità di integrare il progetto già presentato per poter rimediare all'errore commesso inserendo le aree del Rione San Pio nella perimetrazione delle ZFU".
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