Sviluppi nell’inchiesta della magistratura su presunte violenze subite nel novembre dello scorso anno da una ventina di magrebini nel centro di accoglienza "Regina Pacis" di San Foca (Lecce), dal quale erano fuggiti, dopo essere stati bloccati nella stazione ferroviaria del capoluogo salentino. Nel registro degli indagati sono state iscritte dal sostituto procurarore Caterina Elia 14 persone, tra le quali il responsabile della struttura don Cesare Lodeserto, carabinieri e collaboratori del sacerdote. Sono ipotizzati violenza privata ed eccesso dei mezzi di correzione.

Furono gli stessi extracomunitari a denunciare di essere stati picchiati e malmenati ad una delegazione del Lecce social forum che li aveva incontrati nella struttura durante un sit in di protesta organizzato il 30 novembre davanti al «Regina Pacis» per chiedere la sua chiusura perchè considerato un lager per gli immigrati. Le querele presentate dai magrebini per i presunti pestaggi sono state poi ritirate ma il magistrato sta procedendo comunque d’ufficio ed ha contestato i due reati perseguibili d’ufficio. Intanto, in una nota, il settimanale Avvenimenti denuncia che la Questura di Lecce ha impedito oggi a due suoi giornalisti di entrare nel «Regina Pacis», consentendo loro di accedere all’area uffici e direzione ma proibendo di parlare con gli immigrati e con gli operatori. Avvenimenti anticipa inoltre che domani sul settimanale diretto da Adalberto Minucci e Diego Novelli sarà pubblicato «un reportage-choc» sulle presunte violenze subite dagli ospiti del centro.