"Sulla questione "Serfin", ritengo di dover dare alcuni chiarimenti all'opinione pubblica per evitare artificiose strumentalizzazioni o infondate acquisizioni di meriti inesistenti". A parlare così è il consigliere provinciale Vittorio Potì, su proposta del quale ieri in Consiglio provinciale si è giunti ad un ordine del giorno unitario tra maggioranza e opposizione, votato poi all'unanimità.

"Già un anno fa, su mia iniziativa fu posto il problema della congruità dell'attività della Sefin per quanto riguardava gli avvisi relativi a pagamenti dei canoni per gli accessi sulle strade provinciali", continua Potì.

"In quella occasione, a conclusione di un dibattito in cui dimostrai che alcuni accessi non potevano essere sottoposti a pagamento di canone, fu approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegnava il presidente a dirimere tutte le questioni pendenti con atti concludenti".

"In questo periodo il presidente Pellegrino, come ha comunicato nei giorni scorsi intervenendo nei lavori della seconda Commissione consiliare, presieduta da Luigi Calò, in presenza anche dei responsabili della Serfin, ha proposto una serie di attività orientate verso la conclusione, con atti di chiarimento sulle problematiche sollevate".

"Durante la discussione di ieri in Consiglio sono stato presentati due ordini del giorno che, grazie alla mia proposta di sospensione dei lavori per pervenire ad una posizione unanime del Consiglio, ha visto poi l'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno unitario che, in definitiva, ricalca e porta a soluzione le problematiche da me sollevate a suo tempo. E in particolare, ad esempio, non sono dovuti canoni per accessi non strutturati oppure per accessi la cui larghezza non consente il passaggio di mezzi e per altri casi meglio specificati nell'ordine del giorno, con l'invito alla Serfin di sospendere le notifiche già comunicate che rispondono a questi requisiti".

"Inoltre, verrà istituito un tavolo comune tra Provincia e Serfin che, nel più breve tempo possibile, in relazione anche alle pronunce giurisprudenziali emesse, definisca i casi di applicazione del canone per gli accessi su strade provinciali, affrontando in termini generali ulteriori situazioni dubbie", conclude il consigliere Vittorio Potì.