Prosegue – dopo Casarano – la Vertenza Giustizia/Salento della Confsal-Unsa Giustizia, che si propone di denunciare e poi trovare le strade per alleviare le difficoltà di funzionamento dell'apparato giudiziario, ormai ridotto al limite della resistenza e oppresso da carenza di personale, sovraccarico di lavoro e tempi lunghissimi. Il settore civile del Tribunale di Lecce è quello dove oggi maggiore è la sofferenza in tutti i sensi.

Ripetute richieste del personale e dei sindacati sono rimaste inascoltate: spesso, anzi, si preferisce ormai emarginare dalle riunioni proprio la voce diretta dei dipendenti e dei loro rappresentanti. Ad esempio, giovedì pomeriggio è stata indetta presso la Presidenza del Tribunale una riunione tra magistrati, direttori e responsabili dei servizi, per studiare una m migliore ridistribuzione del personale tra civile e penale. Un discorso che provocherà non pochi attriti e nel quale entreremo dall'esterno, visto che non è stato convocato il sindacato: le iniziative dell'Ufficio saranno vagliate in Assemblea dallo stesso personale. E' in corso una raccolta di firme in calce a una "Lettera aperta" da indirizzare all' Amministrazione locale e nazionale.

Sarà poi indetta un'Assemblea aperta che inizierà dinanzi all'ingresso dell'atrio del Tribunale di via Brenta. Le iniziative di autotutela, con l'integrale applicazione del Codice di procedura e dei regolamenti, partiranno in relazione alla disponibilità dimostrata per la soluzione dei problemi. Domani, alle 9,30, preso il salone del ristorante Le Tagghiate a Lecce, il Segretario nazionale della Confsal-Unsa Giustizia, Massimo Battaglia, incontrerà i quadri sindacali e affronterà anche i problemi degli Uffici più in sofferenza, nell'ambito della vertenza provinciale aperta.