Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 07/02/2007 - Ora: 10:45
Categoria:
Politica
E' in risposta ai malumori che il sindaco di Bari esprimeva qualche giorno fa
Caro Michele,
ad essere sincero mi verrebbe voglia di risponderti solo elencando i provvedimenti che la mia giunta ha assunto a beneficio della città di Bari – dal trasporto pubblico locale al nodo ferroviario, dall'installazione di una Pet mobile ai 100 milioni di euro in arrivo per il Policlinico, dai parchi al polo della meccatronica, dall'apertura dei pensionati studenteschi agli investimenti per il diritto alla casa e per la riqualificazione delle periferie: cose concrete, misurate sui bisogni dei cittadini, progetti e finanziamenti su cui spesso abbiamo dovuto cercarti, inseguirti, chiederti di aiutarci ad aiutarti. Potrei chiudere qui, anche perché provo una crescente insofferenza per i dissidi teatralizzati, per quei conflitti tra personalità pubbliche che scoppiano rumorosamente solo per riempire il vuoto di una politica orfana di orizzonti e di "pensieri lunghi". Ma la tua lettera è assai più ingenerosa di quanto non appaia, visto che il tuo rapido noviziato politico ti ha reso edotto nell'arte di colpire, magari di fioretto, ma con la punta della lama intinta nel veleno: scusami, ma anche questo per me è cattiva politica. Ed eccolo questo veleno: io ho ridato la parola a Fitto.
E allora? Pensavi forse che avrebbe taciuto e che non avrebbe esercitato le sue prerogative di oppositore? Hai idea di quali e quanti interessi siano saltati con la mia imprevista vittoria? Certo, Fitto reagisce con il livore di chi non ha mai saputo darsi ragione della sconfitta: ma qui tutti noi viviamo il riflesso di una condizione generale assai triste, quella per cui il conflitto politico somiglia vieppiù ad una guerra civile simulata. La rissa ha sostituito il dibattito. Lo spettacolo ha soppiantato l'analisi puntuale dei problemi. L'agorà è diventata un'arena per corride. Forse, questo è il punto, non dovresti usare il protagonismo di Fitto per dissimulare il tuo dissenso, su ciascuno dei punti che evochi. Allora la mia preghiera è di fuoriuscire dallo stile allusivo e metaforico. Entriamo nel merito delle cose. A meno che tu non chieda, tra le righe, un potere di indirizzo sulle nomine di esclusiva competenza regionale, perché questo discorso non comincerebbe neppure.
Parliamo di sanità, a partire da quell'accorpamento delle Asl con cui abbiamo realizzato un punto del nostro programma elettorale: non ti pare buona politica realizzare ciò che si promette? Ora comincia il percorso partecipato che disegnerà il nuovo piano della salute: ci darai il tuo prezioso contributo? Sui ticket non so cosa vuoi dire: io i ticket li ho tagliati come da programma! Parliamo del ciclo dei rifiuti, dove assieme a te potremmo sentire i Sindaci di Bitonto e Giovinazzo, anche per vedere chi ha svolto tutti i propri compiti, chi ha tardato, chi ha pagato per errori altrui: pensavo che tu dovessi solidarizzare con la scelta di chiudere con la stagione opaca e autoritaria di quei commissariamenti emergenziali che procedono in deroga alla legge e che deresponsabilizzano le comunità. Non è così? Parliamo di Acquedotto, della eredità di lungo periodo di un'azienda spolpata e umiliata, magari partendo da quei segnali straordinari di controtendenza come la distribuzione nella tua città dei kit di riduttori di pressione o dei nuovi contatori.
Parliamo della Fiera. Di ciò che vuoi tu, quando vuoi tu. Parliamo di edilizia giudiziaria e di sviluppo urbano, ma dichiarando limpidamente le nostre intenzioni e senza fare il gioco delle tre carte: su questo tocca a te e al Consiglio comunale di Bari sciogliere i noti, non puoi dire che se scegli Pizzarotti lo fai per colpa della Regione. Parliamo di questa straordinaria città che può essere davvero il trampolino di una Puglia migliore. Ma, ecco il punto, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, ciascuno facendo il proprio mestiere: io non sono, per dire di me, né un supersindaco, né un sacerdote, né uno sceriffo, sono un amministratore della cosa pubblica che cerca umilmente e faticosamente di attraversare la palude rimanendo pulito e dando risposte a chi domanda nuove soglie di cittadinanza. Parliamo possibilmente in sedi formali e istituzionali. Magari condividendo la responsabilità di costruire quel cambiamento che passa per la moralizzazione della pubblica amministrazione e per una radicale bonifica di quei "sistemi di potere" che tendono a fagocitare ogni sogno e ogni passione. E' vero: dobbiamo fare i conti con i tentacoli della vecchia politica. Ma tu mi critichi e parli, con qualche furbizia soverchia, a nome di troppi soggetti, come un meta-partito che emerge dalla crisi dei partiti tradizionali: e questo prospetta non un allargamento democratico ma una dilatazione oligarchica della sfera della decisione politica. Pensa, nello scorso anno ho incontrato 85 sindaci e poi discuto con l'ANCI di cui sei Vice Presidente nazionale. La mia agenda è un campo di battaglia e questo forse lo sai. Ma è bello dire: "è irraggiungibile". E' facile sussurrarlo. Morde un'immagine. Catalizza malumori di varia natura. Pazienza: ciascuno di noi risponderà delle sue azioni e del suo stile.
Caro Michele, io ti difenderò sempre come Sindaco di Bari, come il Sindaco che ha abbattuto Punta Perotti e iniziato la bonifica dell'amianto (con qualche aiuto che ti è difficile persino riconoscere). Io sarò, come sempre, a tua disposizione per affrontare i problemi della tua città. Ma sarò a disposizione di tutti i Sindaci, senza distinzione di colore politico, perché sono i rappresentanti legittimi delle loro comunità. Nessun Sindaco sarà trascurato, ma nessuno potrà proporsi come un super-partito. E dunque sono a tua disposizione. Ti prego solo di interrompere, come io farò da oggi per scelta unilaterale, questa buffa commedia degli equivoci, questa polemica sterile e pirotecnica, questa inimicizia coltivata in diretta televisiva. Abbiamo troppi doveri pubblici per poterci dedicare ai nostri privati risentimenti.
Nichi Vendola"
Qualche giorno fa però Emiliano è tornato alla carica, attribuendo a Vendola responsabilità sulla mancata realizzazione della Cittadella della Giustizia di Bari, accusa seccamente respinta da Vendola. Tutto finito? Affatto. Ieri il sindaco ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione: "Ormai – afferma con toni amareggiati – è molto difficile parlare con te". Emiliano rimprovera a Vendola di essersi rinchiuso nel Palazzo e, soprattutto, di aver commesso un grande errore: quello di aver consentito all'ex governatore della Puglia, on.Raffaele Fitto (Fi), di riprendersi la scena politica pugliese, riuscendo a parlare su tutto: sulla sanità, sul ciclo dei rifiuti, sull'Acquedotto pugliese
Data: 10/01/2023
La Via Appia Regina Varium, candidata a Patrimonio Unesco
Data: 19/12/2022
Nuovo treno regionale Lecce-Bari in un'ora e ventitre minuti
Data: 24/11/2016
Referendum Costituzionale: Le ragioni per una scelta
Data: 25/09/2025
Blasi contrario al consigliere supplente
di Maria Nocera
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati