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Vendola: un'Europa miope se non allarga la democrazia ai Balcani

Data: 21/03/2007 - Ora: 12:35
Categoria: Politica

arlando della questione dell’allargamento dell’Europa a Est, Vendola ha poi sottolineato come " i Balcani e la Turchia sono l’unica possibilità di sconfiggere la guerra e il fondamentalismo

"Un'Europa che si impigrisce, che si allontana sempre piu' dai sogni delle carte di Altiero Spinelli scritte nel suo esilio di Ventotene, un'Europa a corto respiro, che scrive il suo futuro con l'inchiostro mediocre dei trattati di compromesso tra i governi e che ancora fa fatica a riflettere sulla partita dei Balcani. Un'Europa miope che non vede l'importanza dell'allargamento della democrazia nell'area balcanica".


E' questa l'analisi fatta dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel suo intervento al convegno sulla democrazia partecipata nei Balcani e sui risultati del Progetto Mahlde.Net (Mare Hadriaticum Local Democracy Network), organizzato a Bari dall'Assessorato al Mediterraneo. Un progetto di democrazia partecipativa a cavallo tra le due sponde dell'Adriatico per promuovere la cooperazione transfrontaliera e decentrata a favore del processo di ricostruzione sociale e democratica nei Balcani Occidentali.


"Mahlde.Net e' un'esperienza fondamentale" ha aggiunto Vendola "perché la ricostruzione della società civile è la grande questione che fa crescere la democrazia e la tutela dei diritti umani in un'area tra le più difficili al mondo, un territorio tra Oriente e Occidente, luogo scontri di mitologie e leggende che hanno trasformato i Balcani in un mattatoio perenne".


Parlando della questione dell'allargamento dell'Europa a Est, Vendola ha poi sottolineato come " i Balcani e la Turchia sono l'unica possibilità di sconfiggere la guerra e il fondamentalismo. Noi non possiamo solo osservare, ma dobbiamo cooperare. La lezione è che non possiamo immaginare tempi biblici per l'agenda dell'integrazione europea. Occorre guardare ai Balcani, al Mediterraneo e all'Adriatico Orientale non come una problematica periferica, ma come una nuova opportunità di costruire nuove politiche democratiche con l'altra sponda. Anche perché stiamo giocando la stessa partita".

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