L'Enel finanzia il restauro della tomba di San Pietro e della necropoli del Vaticano. Il grande progetto che sarà ultimato entro il Giubileo del Duemila, avrà un costo di 3 miliardi di lire e riguarderà oltre ad una serie di interventi conservativi un nuovo impianto di illuminazione. ''L'intero sito archeologico verrà sottoposto ad un attento e minuzioso lavoro di restauro -spiega il cardinale Virgilio Noè, presidente della Fabbrica di S.Pietro- Un intervento che non comprenderà ulteriori fasi di scavo ma sarà finalizzato, oltre ad una più duratura conservazione di ciò che esiste, ad un giusto atto di riconoscenza per i pellegrini che arriveranno a Roma da ogni parte del mondo''. (FM)
La complessità e l'importanza della necropoli vaticana richiederanno una ristrutturazione articolata in fasi distinte: la prima sulla tomba del primo papa della storia (che sarà ultimata e aperta al pubblico prima del 2000) mentre la seconda sull'area centrale e sull'area orientale. Per queste opere saranno utilizzate indagini diagnostiche, interventi sul microclima e sistemi di protezione e sicurezza di alto livello tecnologico in considerazione anche della particolare valenza religiosa del luogo. Parallelamente a questi lavori si metterà a punto un impianto di illuminazione avanzatissimo. La luce, al termine dei lavori, guiderà il visitatore rispettando parametri tecnici complessi come la scarsa dispersione termica e inibizione dello sviluppo organico.

Il progetto di restauro della tomba dell'Apostolo rientra nel programma artistico dell'Enel ''Luce per l'arte'' che in passato ha riguardato l'illuminazione di S.Marco, S.Lorenzo, palazzo Altemps e l'Altare della Patria a piazza Venezia. ''Contribuire al restauro e realizzare l'illuminazione della necropoli vaticana è un modo per entrare nel cuore dell'esperienza giubilare - afferma Franco Tatò, amministratore delegato dell'Enel che stamattina ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione in Vaticano - ma sarà un ingresso in punta di piedi''. Soprattutto ''perché il nostro lavoro di progettazione e la realizzazione dell'impianto si svolgeranno sotto la direzione tecnica e scientifica della Fabbrica di S.Pietro''. Tatò, inoltre, si augura che ''la luce possa contribuire a comunicare ai pellegrini la storia e le caratteristiche della vicenda spirituale e umana contenuta nella necropoli''.