A seguito delle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi, il rettore dell'Università del Salento, Domenico Laforgia, in accordo con il preside della facoltà di Scienze Sociali, Politiche e del Territorio, Marcello Strazzeri, e sulla base di sollecitazioni da parte delle associazioni studentesche, ha nominato una commissione di inchiesta formata dai presidi Bruno Pellegrino e Carlo Storelli, dal delegato alla didattica, Vincenzo Zara e dalla dirigente del dipartimento Amministrazione Studenti, Claudia De Giorgi. La commissione dovrà valutare se nel deliberato della facoltà di Scienze Sociali, Politiche e del Territorio, relativamente a queste procedure di esame cosiddetti "accorpati", esistano o meno profili di illegittimità al fine di eliminare ogni dubbio sulla regolarità dei prossimi esami o bloccare, eventualmente, l'espletamento seconda tale procedura. Il rettore precisa che nessun esame è stato ancora mai sostenuto secondo questa procedura di accorpamento e fa proprie le preoccupazioni di tutti coloro che esigono chiarezza su aspetti così importanti per la carriera degli studenti. L'Università del Salento intende mantenere alto il livello della qualità degli studi e delle relative verifiche perché i laureati dell'ateneo salentino possano competere con tutti i loro colleghi italiani senza alcun pregiudizio.