In relazione al titolo dell’articolo apparso sul "Corriere del Mezzogiorno" il 13 novembre scorso, si precisa che le bollette dell’Enel scadute non sono state pagate dalla Provincia. Recentemente l’Enel non ha comunicato l’intenzione di interrompere l’erogazione dell’energia elettrica ed il rettore Oronzo Limone, presidente del Pastis, ne è stato informato solo a fatto compiuto. Il Pastis è gestore dei servizi dell’intera Cittadella della ricerca, per scelta delle precedenti amministrazioni, ed è per questo che le bollette vengono ad esso addebitate; l’intervento risolutivo del rettore, che ha disposto in tempi brevissimi un mandato di pagamento (la cui entità è stata concordata con l’Enel), è stato tempestivo anche per scongiurare problemi alle delicate apparecchiature collocate nei laboratori dell’Università e dell’ENEA situati all’interno della Cittadella, che avrebbero subìto seri danni se fossero rimasti per molto tempo senza energia elettrica. Solo per riattivare le delicate strumentazioni delle apparecchiature di diagnostica dei Beni Culturali - di proprietà dell’Università - assolutamente indipendenti dal Pastis, ma, per i suddetti motivi, legate ai problemi finanziari dello stesso, sono necessari ben sette giorni. Una buona ragione per considerare urgente ed improrogabile l’erogazione di energia, interrotta senza preavviso al Presidente.