Al Politecnico di Torino ha preso servizio stamattina il ''professor computer''. Ha sostituito il docente in carne e ossa, in una grande sala asettica, senza emozioni e assolutamente imparziale, ha posto venticinque domande, studiate a tavolino, però, da un gruppo di docenti. Al momento, la prima prova sperimentale si è tenuta per ventuno studenti di Fisica che si sono detti tutti soddisfatti. ''In questo modo - dicevano pressoche' in coro ragazze e ragazzi dopo essere stati 'esaminati' dai videoterminali - non ci possono essere raccomandazioni. E' un sistema obiettivo''. ''Certo - aggiungeva uno solo - manca il rapporto personale''. (FM)

In particolare, con il professor Angelo Tartaglia, che ha messo a punto, in equipe con altri collaboratori, il test e al quale - ha sottolineato lui stesso oggi - comunque spetta la parola finale.

Il computer, implacabile, al termine della verifica, ha gia' espresso il suo verdetto, e per quattro e' stato: insufficiente. Il voto, però, lo darà il docente vero, dopo la prova orale.

''C'è sempre l'alternativa - ha detto Tartaglia - se lo studente lo desidera, di rifare la prova in modo tradizionale''.

''E' proprio l'insoddisfazione per il metodo tradizionale - ha commentato il professore - che mi ha portato a fare questo esperimento. La prova scritta era davvero una lotteria. Gli appelli sono da sempre i momenti in cui si esprimono meglio le paranoie del docente''.