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Data: 15/03/2003 - Ora: 10:50
Categoria:
Cultura
Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti nazionali dell’ Agis, Alberto Francesconi, e dell’ Anec, Walter Vacchino.
«Abbiamo il dovere - ha detto Fitto - di assumerci responsabilità che fino a poco tempo fa erano dello Stato e che, con la revisione del titolo V della Costituzione, ora sono delle Regioni».
La Regione Puglia ha quindi attivato un tavolo di confronto di cui fanno parte rappresentati delle associazioni, dell’ Upi e dell’ Anci. «Vogliamo dare - ha assicurato Fitto - un forte impulso alla definizione di questa nuova normativa che sostituisca la vecchia legge e che crei le condizioni per dare anche una possibilità forte e seria a tutti coloro i quali operano all’ interno del mondo dello spettacolo nella nostra regione». «Fino ad oggi - ha detto Fitto - ci rendiamo conto che hanno operato tra mille difficoltà, ora dobbiamo cercare di creare le condizioni e gli strumenti per risolvere i problemi».
«Spero - ha concluso il presidente della Regione - che entro un mese la legge potrà essere pronta per poterla poi rapidamente approvare e quindi partire con una fase nuova». Creare in Puglia una sorta di scuola per il cinema: è un’ ipotesi che non viene scartata dal presidente dell’ Agis di Puglia e Basilicata, Luigi Grassi, intervenuto oggi ai lavori di un convegno organizzato da Agis e Anec di Puglia e Basilicata nell’ ambito del cinquantenario delle due associazioni.
«Negli ultimi tempi - ha detto Grassi - si è sviluppata in Puglia una grande mole di lavoro per quanto riguarda la produzione cinematografica». «Abbiamo avuto - ha aggiunto - film importanti che si sono imposti, abbiamo avuto ottimi registi e produttori, ritengo quindi che anche in Puglia una film commission così come è stata creata in Piemonte possa trovare un assetto molto importante anche per lo sviluppo culturale e turistico della Regione».
Insieme con il presidente interregionale dell’ Anec, Giancarlo Castellano, Grassi ha auspicato il varo della legge regionale che metterà ordine nel settore dello spettacolo, evidenziando le necessità del territorio. «Qui in Puglia le necessità - ha infatti detto - sono lo sviluppo, il credito, e la possibilità di apertura di nuovi locali, l’ istituzione di un tavolo di concertazione, passaggio del fondo unico regionale dello spettacolo che abbia la possibilità di erogare contributi non più a pioggia come prima ma finalizzati allo sviluppo culturale del territorio».
In apertura dei lavori del convegno il sindaco di Bari, Di Cagno Abbrescia, e il presidente della Provincia di Bari, Marcello Vernola, hanno portato i loro saluti. Il sindaco ha ricordato che la scelta del Comune «è proprio quella di porre attenzione al settore della cultura». Vernola ha posto due necessità. La prima riguarda l’ esigenza di affrontare nella regione il problema della organizzazione dei luoghi della cultura (recupero dei teatri storici, salvaguardia delle sale cinematografiche) e in quest’ ottica «un ruolo determinante potrà essere svolto dall’ accordo quadro con il governo sui beni culturali che la Regione Puglia si accinge a firmare». «Occorre poi - ha concluso Vernola - fare un salto di qualità nella organizzazione dell’ offerta dello spettacolo».
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