quotidianamente può avere in trattamento una media di 70 pazienti
La situazione provocata dall’incidenza dei tumori a Brindisi richiede un’attenzione costante e un continuo impegno nel miglioramento dei servizi di prevenzione e di terapia. Il potenziamento di questi servizi deve avere, quindi, una collocazione prioritaria nella programmazione degli interventi sul territorio. Si dichiara convinto il direttore generale dell’Ausl BR/1, dott. Bruno Causo, il quale, a conferma della volontà dell’Azienda di voler affrontare seriamente il problema, fa riferimento alle iniziative intraprese. Causo, per prima cosa, ha voluto che fosse riunito in un unico Centro tutta la parte di chemioterapia oncologia in regime di day hospital. Questo Centro, ubicato nel Padiglione D0 al piano terra dell’ospedale "A. Perrino" di Brindisi, è operativo e lavora a pieno regime: quotidianamente può avere in trattamento una media di 70 pazienti. Precedentemente l’Ausl ha provveduto all’ammodernamento dei locali per renderli più accoglienti e funzionali anche attraverso la cura, fin nei minimi dettagli, degli arredi. Ora vi è un’ampia disponibilità di spazi, letti e poltrone in conformità della terapia da seguire, luminosità particolare, addobbi floreali e grandi piante, televisori nelle stanze e tutta una vasta serie di attrezzature all’avanguardia. Gradevole la colorazione particolare delle pareti che, in base al concetto della cromoterapia, ha una valenza terapeutica.
Il direttore Causo assicura che questa è stata solo la prima fase di un progetto più ampio. E’ già pronta, infatti, al sesto piano dell’ospedale, una struttura con 20 posti letto per malati oncologici. I pazienti, per i quali è necessaria la degenza, potranno essere curati, in questo caso, in regime di ricovero. Per l’apertura di questo reparto c’è bisogno di un numero maggiore di medici. Al momento, come è noto, vi è carenza perché alcuni hanno rifiutato l’incarico a tempo determinato.
"Il trattamento oncologico non è mono specialistico pertanto stiamo organizzando – dichiara Causo- una trasversalità tra le varie specializzazioni affinché ogni medico che si occupa di oncologia nel proprio settore possa colloquiare con i suoi colleghi di altre branche specialistiche a vantaggio della professionalità. Un cambiamento che produrrà benefici anche per i pazienti. Costoro avranno un rapporto più diretto con i medici che li hanno in cura e saranno posti in condizione di comprendere meglio il loro iter terapeutico. Vogliamo fare in modo di garantire e rispettare la centralità del paziente e ci prodigheremo, quindi, per erogare ai malati di tumori anche l’assistenza psicologica. E’ nostro intendimento, infatti, attivare a breve un servizio di psicologia clinica all’interno dell’ospedale "A. Perrino". Iniziative che ci indirizzano con certezza ad un netto miglioramento del servizio".