Mirabella e Laurito fra Etoiles, leggende e miti legati al Mediterraneo
Si è aperta domenica 13 luglio alle ore 22 a Parabita, sul palcoscenico della sua bella piazza-teatro Umberto I, "Chiamalarte", la grande manifestazione estiva di teatro, musica e danza, con un cartellone da far invidia alle "estati" di ben più grandi città pugliesi.
Nella piazza gremita ed entusiasta, numerose le autorità della Regione e della Provincia, forti sostenitori del festival. A fare gli onori di casa il sindaco del centro salentino, Adriano Merico il quale, in un breve ma significativo e sentito intervento finale, ha ringraziato quanti hanno voluto sostenerlo in un'impresa oggettivamente grande per un paese delle dimensioni di Parabita, ma sicuramente ruota motrice e volano per l'economia turistica di tutto l'entroterra salentino.
Il Professor Michele Mirabella e la simpatica Marisa Laurito hanno tenuto le fila del gran gala di ballo "Presagio d'Oriente" conducendo il pubblico fra miti, storie e leggende, improvvisazioni, poesie e serenate a gustare i virtuosismi delle Etoiles internazionali che si sono succedute in nove brevi quadri con il Balletto del Sud di Fredy Franzutti, accompagnate dall'Orchestra Sinfonica Tito Schipa di Lecce diretta dal Maestro Francesco Libetta, sul tema del mito nel Mediterraneo, mare nel corso dei secoli testimone di eventi e di approdi. "Presagio d'Oriente" allude, infatti, al carattere della nostra terra, geneticamente predisposta ad accogliere nuove culture, nuovi miti, nuove leggende.
Coreografie di Fredy Franzutti, Marius Petipà, George Bilancine, Agrippina Vaganova.
Musiche di Rimsky-Korsakov, Adam, Stravinski, Rossini, Bizet, Debussy.
Fra le Etoiles: Dennitsa Balinova del Ballet Arabesque di Sophia; Miho Akahane del Balletto Imperiale Giapponese; Priit Kripson del Balletto delle Fiandre di Anversa; Roberta Paparella del Teatro dell'Opera di Roma; Francesco Sorrentino del Teatro Bellini di Catania; Sophie Sarrotte e Maurizio Licitra, primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano;
L'Oriente di Sheherazade, alludendo al mito delle Mille ed una Notte che serve ad allontanare la morte, il mondo calssico con i suoi dei così capricciosi ed umani, la Spagna con le leggende di Carmen e Don Chisciotte, hanno incantato il pubblico avvolgendolo, con Mirabella, nella grande nostalgia del…"futuro", perché il mito è eterno, parla e parlerà ancora al cuore di chi sa ascoltare.
Un graditissimo dono Marisa Laurito ha poi voluto fare alla piazza dedicandole da un balcone una serenata alla rovescia, sulle note della celeberrima "Io te vurria vasà". Da una finestrina un po’ più in alto un uomo anziano in camicia e bretelle se la gustava incredulo e felice, non sfiorato da alcun dubbio sul fatto di essere al suo posto.
Grande serata, dunque, per tutti, grazie anche alla capacità organizzativa e "ai muscoli" del direttore artistico Alessandra Pizzi per il secondo anno alla guida del grande festival delle discipline artistiche integrate.
Autore: Luciana Pisanello