"La manovra finanziaria continua ad eludere i problemi reali del Paese e a deludere, perché le nuove aliquote non avranno l'impatto annunciato sui redditi più bassi, sia i lavoratori che le imprese". È questo il commento di Stefano Cetica, segretario generale dell'Ugl. "Solo una forte adesione allo sciopero generale del 30 novembre, che naturalmente confermiamo, potrà dare al sindacato la forza - continua - per imporre al governo un diverso metodo di lavoro e rilanciare il dialogo su una finanziaria apparentemente blindata e, comunque, inconcludente". "La manovra, infatti, non ha dimensioni tali da incidere realmente sulle sorti della nostra economia - conclude - perché è il classico esempio del vorrei ma non posso, dove il non posso è dettato dal confine - sempre più immaginario per Francia e Germania - di quel Patto di stabilità nei confronti del quale l'Italia sembra soffrire della sindrome di Stoccolma".