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Data: 30/10/2008 - Ora: 09:27
Categoria:
Politica
Riceviamo e pubblichiamo
Caro Ministro,
abbiamo letto alcune Sue dichiarazioni rese alle agenzie di stampa da cui si evince la Sua contrarietà ad un' alleanza organica e di pari dignità con l'UDC.
Un'alleanza che vede competere i nostri Partiti con i loro propri simboli.
Per noi lo "Scudo Crociato" è il richiamo a valori e programmi che attualizzano un messaggio storico al quale la nostra gente, e noi con loro, non intende rinunciare.
Tanto più in una campagna elettorale che, oltre al rinnovo delle assemblee locali, impegna il nostro Paese alla scelta della sua nuova rappresentanza nel Parlamento Europeo, dove l'UDC non deve inventarsi nessun "percorso nuovo" per aver da sempre rappresentato nel PPE la tradizione dei Popolari Italiani.
Lei fa riferimento ad una "logica delle alleanze che non può essere equivoca rispetto a quanto accaduto alle scorse elezioni politiche".
L'ambiguità non ci appartiene, così come il PDL è al Governo, noi siamo in Parlamento in coerenza con la nostra campagna elettorale e con il ruolo che gli elettori ci hanno assegnato.
Vale la pena ricordare che la lunga e feconda esperienza dell'UDC in alleanza con il centro-destra si è conclusa poco prima delle elezioni politiche in ragione della scelta improvvisa di Berlusconi e Fini di sciogliere i rispettivi partiti per formare l'indistinto contenitore denominato Popolo delle Libertà.
L'UDC ha inteso resistere all'ingiustificata imposizione del proprio scioglimento, pagando un prezzo altissimo, per salvare un'identità, una storia politico culturale che ha contribuito decisamente allo sviluppo e alla ricchezza del nostro Paese.
In alleanza con l'UDC il governo di centro-destra sarebbe stato più forte ed equilibrato rappresentando a pieno i cittadini italiani e le varie componenti territoriali, in special modo del Mezzogiorno.
Oggi, come Lei ben sa, l'UDC svolge a livello nazionale un'opposizione consapevole e costruttiva: ferma sulle questioni che attentano alla democrazia, ma aperta a tutti i provvedimenti utili per lo sviluppo del Paese.
Se Lei ritiene che questo impedisca la possibilità di un'intesa elettorale in Puglia tra PDL e UDC sarebbe opportuno che venisse manifestato in modo chiaro ed aperto.
Mi permetto infine di richiamarLe la nuova provocazione perpetrata in questi giorni ai danni dell'UDC nella scelta delle alleanze per il rinnovo del Consiglio Regionale dell'Abruzzo, che manifesta ancora una volta la scarsa propensione del PDL nel voler percorrere strade convergenti.
Ebbene pertanto che ognuno esprima in modo chiaro e trasparente la propria linea politica e si assuma le responsabilità davanti ai suoi elettori e a tutti i cittadini pugliesi.
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