Greco: "Basta con i personalismi. Lavoriamo per l’unità del partito"
"Dall’assemblea provinciale del partito è venuta un forte e condiviso richiamo all’unità: stupisce che oggi ci sia qualcuno che vada sui giornali a parlare di fazioni, di contrapposizioni, e di logiche spartitorie che non appartengono a questa fase della vita dell’Udc in Terra di Bari". E’ questo il commento del commissario provinciale ad acta dell’Udc a Bari, Salvatore Greco, in merito ad alcune interviste e dichiarazioni alla stampa rilasciate da esponenti del partito regionale.
"Stupisce", ha aggiunto Greco, "che la mia nomina a commissario ad acta sia ancora una volta al centro di una polemica che appare alquanto pretestuosa". Qualcuno l’ha definita recentemente "senza pieni poteri". "A maggior ragione se è svuotata di poteri", ha ironizzato il consigliere regionale, "stupisce come possa essere così degna di attenzione". In realtà, ha spiegato, "battute a parte, nominare qualcuno che fosse incaricato sul territorio di preparare la strada al congresso provinciale, e per la parte che riguarda Bari e la provincia, anche regionale e nazionale, del partito è la riprova concreta della volontà dei vertici nazionali del partito di creare i presupposti per la celebrazioni di assisi congressuali da tenersi su base democratica". "D’altronde, lo statuto dell’Udc stabilisce quali sono gli strumenti adatti a risolvere problemi di ‘democrazia interna’, qualora come sostiene qualcuno, il partito non è ‘sufficientemente democratico’".
Oggi, ha sostenuto Greco, "ha una visione limitata chi sostiene che il partito sia in mano a questo o quel potentato, a questo o quel padrone, a questa o quella alleanza. Oggi il partito in Terra di Bari ha un proprio commissario, individuato nella persona che ha ottenuto il maggior numero di consensi alle ultime elezioni regionali, cioè il sottoscritto, che è stato anche il più suffragato in tutta la regione". "Se non è democratico questo metodo, si dica cosa c’è di più democratico", ha chiesto provocatoriamente Greco.
Secondo il commissario provinciale, "è mortificante vedere schedati sul giornale i nomi degli amici del partito che sono stati individuati come delegati al consiglio nazionale che si terrà il prossimo 23 luglio". "Continuare a dire che questo nome è messo da quel ‘padrone’, quest’altro è espressione di quell’altro ‘potentato’ continua a fare il gioco di chi vorrebbe frantumare il partito per asservirlo meglio a logiche che non appartengono allo stile, ai valori e ai programmi dell’Udc non solo in Terra di Bari". "Chi andrà al consiglio nazionale", ha concluso Greco, "lo farà esprimendo la propria esperienza e la propria sensibilità politica: per questo è stato nominato e questo ciascuno di noi farebbe bene a fare, sempre".