Bari è una di quelle città dove l'Università è stata oggetto negli ultimi anni di concorsi truccati e baronie familiari molto forti, più servizi giornalistici hanno messo in luce stranezze che succedono nell'ateneo barese, e a volte, è stato necessario anche l'intervento di procure e magistratura. Ovviamente, si sente forte il bisogno del cambiamento e da più parti arriva l'esigenza che si spezzi il pericoloso connubio: università-sprechi, università-casta. Il commissario giovanile UDC della Provincia di Bari Sergio Adamo ha fatto in una nota le seguenti dichiarazioni a riguardo della riforma universitaria di cui si sta tanto parlando sui giornali di questi giorni:

"Siamo stati sempre molto critici nei confronti della politica giovanile del Pdl di questi ultimi mesi, o meglio, sarebbe il caso di dire, della mancanza di una vera e propria linea politica, però non possiamo che dichiararci favorevoli ad una seria riforma universitaria, che punti finalmente al merito e non allo spoil system".

"Noi giovani – continua Adamo - abbiamo davvero bisogno di un ricambio generazionale nell'università, di docenti universitari più preparati, che giudichino più equamente e con più serenità, come indispensabile ci sembra l'introduzione di verifiche continue anche nei loro confronti e non solo degli studenti, perché il sapere si aggiorna di continuo e non è più quello di 30 anni or sono; nondimeno è necessario un continuo feed dello studente, perché troppo spesso l'università dimentica il suo vero ruolo: è in prima luogo un servizio per lo studente, e il bagaglio di conoscenze che fornisce non deve essere avulso ed elitario, ma utile per il suo inserimento nel mondo del lavoro".

"Lottiamo le baronie, le vere e proprie caste formatesi negli ultimi decenni – conclude Adamo - che rappresentano la vera diminutio di queste nostre università e che addirittura sono diventate una barzelletta in tutto il mondo, tanto che diversi studiosi si soffermano con sarcasmo su questa perversa deformazione del sistema universitario italiano.

L'UdC giovanile, pertanto, auspica una seria riforma, che dia linfa nuova al sistema universitario italiano, nonché una minore strumentalizzazione demagogica delle manifestazioni di questi giorni che non hanno avuto alcun effetto se non quello di paralizzare il Paese".