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Turismo balneare, Poli: sospendere l'ordinanza di Minervini

Data: 03/07/2008 - Ora: 10:48
Categoria: Politica

la Poli Bortone scrive a proposito della normativa sulle strutture balneari emanata dalla Regione Puglia

Il vicesindaco e assessore alla Fascia Costiera Adriana Poli Bortone contesta i contenuti della recente ordinanza per il turismo e le strutture balneari della Regione Puglia, che contiene norme e prescrizioni per l'uso delle spiagge, la sicurezza della balneazione e la disciplina delle aree in concessione per le strutture balneari. "Invece di dare un impulso allo sviluppo del turismo e di contribuire alla libertà di fare impresa - sottolinea con forza Adriana Poli Bortone - l'ordinanza di Minervini crea un autentico paradigma burocratico che, di fatto, è un bastone tra le ruote degli operatori del settore.

Non sono in discussione i principi contenuti nel provvedimento, ma di fronte ad una situazione complicata come quella che vivono, per esempio, i gestori degli stabilimenti balneari, ci si aspetterebbe un atteggiamento più flessibile da parte del legislatore regionale. Le complicazioni del mercato, quelle dovute a fenomeni naturali come l'erosione dei litorali, la congiuntura economica, le necessità particolari di un settore che vive solo in un arco di tempo di tre mesi, lo specifico target della clientela, imporrebbero una ordinanza improntata alla ragionevolezza ed invece spunta fuori il paradigma della burocrazia. Norme rigidissime, divieti, sanzioni e prescrizioni varie, che peraltro arrivano a stagione inoltrata.

Il risultato è una grande confusione e soprattutto una decisa mazzata alle aspirazioni di crescita degli operatori. Il turismo balneare ha bisogno di una normativa leggera che non è tolleranza e permissivismo, ma opportuna flessibilità calibrata sulle particolarità del settore. L'assessorato alla Trasparenza della Regione Puglia, peraltro, continua a non brillare per tempismo - continua l'assessore alla Fascia Costiera - visto che la perdurante assenza del Piano Regionale delle Coste, questo illustre sconosciuto, continua a creare problemi a tutti. Soprattutto perché continua a congelare l'attività dei Comuni rivieraschi.

A Lido Marini succede, ad esempio, (caso emblematico!) che la Regione Puglia conceda una concessione di spazi ad un nuovo operatore in pregiudizio di eventuali allargamenti di titolari di stabilimenti già operanti, perché unica titolata a farlo in assenza di un Piano delle Coste che darebbe legittima e più logica titolarità programmatoria all'amministrazione comunale. A quella di Ugento come a tutte le altre in Puglia. "Ritengo - conclude Adriana Poli Bortone - sia opportuna una sospensione dell'ordinanza e sia più utile programmare una concertazione territoriale sin dal prossimo settembre per dare tempi congrui ai Comuni per i controlli e agli operatori".

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