Tutti avanti con gli anni ma con l' entusiasmo di ragazzi nel rivivere l' epoca che li ha visti protagonisti di quella che e' stata definita ''una vera e propria rivoluzione'', l' istituzione delle Regioni. Cosi' alcuni dei 50 consiglieri pugliesi costituenti hanno partecipato oggi alla seduta straordinaria del Consiglio della Regione Puglia per celebrare i 30 anni dell' adozione dello statuto regionale.
Nel dicembre 1970 la prima assemblea regionale, eletta nel giugno dello stesso anno e presieduta dall' on. Beniamino Finocchiaro, elaboro' la carta costituzionale regionale, entrata poi in vigore nel maggio '71. L' attuale Consiglio si appresta a modificare quello statuto tuttora vigente, secondo quanto previsto dalla legge costituzionale 1/99 che impone la revisione degli statuti regionali adeguandoli al nuovo processo di trasferimento di deleghe dallo Stato alle Regioni. Su questo impegno si e' soffermato il presidente della Regione, Raffaele Fitto. ''Proseguiamo - ha detto - un cammino iniziato nel 1970; guardare alle esperienze del passato per pensare al nuovo statuto che dovra' puntare al futuro significa ritrovare le radici di un progetto che ci ha consegnato il contesto in cui ci muoviamo, nel vivo della stagione di riforme avviata con le modifiche al titolo V della Costituzione''. Dell' impegno profuso nel '70, invece, ha fornito un' appassionata testimonianza Nicola Rotolo, consigliere costituente e presidente della giunta regionale dal '75 al '78. ''E' stato un grande momento - ha ricordato - ci siamo sentiti esaltati da un ruolo al quale ci siamo votati con tutti i mezzi in un clima di fede in cui tutti i gruppi si sono trovati uniti al di la' delle ideologie''. E Giovanni Papapietro, anch' egli uno dei 'padri storici' della Regione Puglia, consigliere capogruppo del Pci dal '70 al '79, ha posto in risalto il contributo all' unificazione della Puglia, divisa prima del '70 in tre entita' distinte per ''campanile e per cultura'': la Capitanata, la Terra di Bari e il Salento. ''Quelle che un tempo erano divisioni insormontabili - ha detto - sono diventate ora articolazioni di una identita' comune''. Nella elaborazione dello statuto regionale - ha aggiunto - sono stati introdotti termini e quindi concetti che prima erano sconosciuti, in particolare ecologia e urbanistica. Dello statuto regionale come norma giuridica ha parlato Enzo Sorice, componente del primo ufficio di presidenza del Consiglio pugliese. ''Approvato all' unanimita' - ha rilevato - e' stato l' esito dello sforzo comune di trovare valori e regole che potessero essere accettate da tutti, nonostante le differenze ideologiche e politiche espresse nell' aula''. E' stato, infine, il presidente dell' associazione dei consiglieri regionali, Giovanni Dilonardo, a ricordare che proprio 30 anni fa il primo Consiglio regionale concludeva con il voto unanime cinque mesi di lavoro per la stesura dello statuto. La cerimonia si e' conclusa con la consegna di medaglie e pergamene ai consiglieri costituenti; la sala consiliare, inoltre, e' stata dedicata alla memoria del prof. Luigi Tarricone, presidente del Consiglio regionale dal 1975 al 1985. Sempre alla memoria di Tarricone e' stato posto un busto bronzeo all' ingresso dell' aula.