L’on. Bellanova e l’on. Vico interrogano il Ministro dei Trasporti: Trenitalia sospenda le decisioni sull’orario invernale.
La minaccia di soppressione di alcuni treni da parte di Trenitalia mette in subbuglio l'opinione pubblica salentina. Ad essere interessate sono, infatti, soprattutto le stazioni di Taranto e Lecce che nell'ottica del nuovo piano commerciale varato dalla società di trasporti italiana, vedrebbero sparire con un colpo di spugna quattro treni a lunga percorrenza e fermarsi a Bari ben tre linee provenienti da Venezia, Bolzano e Milano. Una situazione di ulteriore marginalizzazione delle aree del Salento che l'on. Vico, assieme all'on. Bellanova, hanno inteso porre in evidenza nell'ambito di una interrogazione a risposta immediata inviata al Ministro dei Trasporti. La decisione di Trenitalia, peraltro non ancora ufficializzata in nessun contesto, rimane una possibilità che in qualità di parlamentari abbiamo l'obbligo di appurare, nel frattempo è opportuno chiedere a Trenitalia di sospendere la redazione dell'orario invernale. La richiesta ufficializzata nell'interrogazione a firma di Vico e Bellanova tenta di interrompere un processo senza ritorno per i due capoluoghi di provincia pugliesi. Chiediamo al Ministro di far soprassedere da questo intento Trenitalia – dicono i parlamentari dell'Ulivo – nell'intento di bloccare la pubblicazione di informazioni che penalizzerebbero soprattutto i territori del sud della Puglia. Ma l'interrogazione spinge anche verso la direzione di ulteriori chiarimenti in merito. Non è dato di sapere, infatti, se le soppressioni sarebbero imputabili ad una scelta strategica o ad una precisa indagine di mercato effettuata dalla società. Ad oggi – commentano i due parlamentari – Trenitalia non ha ancora fornito notizie ufficiali in merito alla cancellazione di questi treni. Certo è che se le cause fossero imputabili ad una decisione dettata dal Piano di Riordino e guidata da ragioni di marketing, sarebbe quanto meno risultato opportuno un coinvolgimento dei territori interessati al drastico ridimensionamento. Restiamo dell'opinione – concludono Bellanova e Vico – che due importanti province di questa regione e del Mezzogiorno d'Italia non possano subire passivamente questo trattamento, considerato, inoltre, che la scelta di Trenitalia rischierebbe di condizionare fortemente anche le scelte di sviluppo strategico del territorio collegate all'arterie dell'alta velocità. Crediamo che la situazione possa essere ridiscussa nella sede più opportuna, - dichiarano i due parlamentari - ovvero programmando un incontro con il responsabile per i rapporti istituzionali di Trenitalia Enzo Saccà, i vertici della Regione Puglia, le istituzioni locali e i parlamentari salentini.