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Tragedia Lecce, muore magazziniere, colpito da fulmine, illeso Papadopulo

Data: 02/11/2007 - Ora: 08:56
Categoria: Cronaca

Sotto shock il Lecce, che ha immediatamente deciso di non partire alla volta di Rimini, base per la gara contro il Cesena

Una fatalità terribile con un esito ancora più devastante. Un uomop muore, mentre lavora, colpito da un fulmine. Accade a Lecce, alla Stadio in Via del Mare. Il magazziniere del Lecce, Antonio De Giorgi, è morto allo stadio di Via del Mare dopo la seduta di allenamento colpito da un fulmine. L'uomo, 41 anni, è stato colpito mentre rientrava nello spogliatoio. Paura per il tecnico Papadopulo e il ds Angelozzi scaraventati a terra, senza conseguenze. De Giorgi, invece, è morto sul colpo e lascia una moglie e una figlia. Chiesto e ottenuto il rinvio della gara con il Cesena. Una fatalità. Una maledetta fatalità. Solo così è possibile spiegare la morte di un uomo di 41 anni che stava lavorando su un campo di calcio come magazziniere. Si, una tragica e maledetta fatalità qualla di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, proprio quando dal cielo un fulmine ha deciso che doveva cadere proprio in quel determinato posto. Era appena finito l'allenamento e il Lecce stava rientrando negli spogliatoi proprio mentre stava per infuriare un temporale. Al magazziniere il compito di raccogliere quello che resta per il campo tra palloni e magliette e Antonio De Giorgi stava completando l'opera quando quel dannato fulmine ha deciso di colpirlo. Vani i soccorsi dello staff sanitario salentino perchè la morte è sopraggiunta sul colpo. E sono stati attimi di paura anche per il tecnico Papadopulo e il ds Angelozzi che sono stati scaraventati a terra dalla scarica, violenta, della stessa saetta. Nesuna conseguenza per i due, De Giorgi, invece, lascia una moglie e una bambina. Sotto shock il Lecce, che ha immediatamente deciso di non partire alla volta di Rimini, base per la gara contro il Cesena, ma non solo. I dirigenti hanno già inoltrato alla Lega la richiesta di rinvio della gara motivandola, ovviamente con il grave lutto, richiesta che è stata accettata sia dal governo del calcio che dalla società ospitante. La società ha espresso il proprio cordoglio attraverso le parole del vicepresidente Moroni. "Prima che collaboratore serio ed affidabile, sempre composto e zelante, era un uomo dalle qualità umane straordinarie. Siamo costernati per quanto accaduto. Una fatalità tragica che lascia senza possibilità di commento ad eccezione della assoluta nostra vicinanza alla famiglia che perde un padre e un marito sicuramente eccezionali. Abbiamo, in segno di partecipazione al dolore della famiglia, deciso di chiedere il rinvio della gara che si doveva giocare a Cesena sabato. Per noi quella di Antonio era una figura troppo familiare e cara perchè in questo momento si possa, da parte nostra, scendere in campo per fare il nostro dovere".

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