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Totogol, computer rotto: in fumo schedina da 745.000 euro

Data: 25/02/2003 - Ora: 09:03
Categoria: Cronaca

La sua vita avrebbe potuto cambiare radicalmente se solo quei fantastici numeri che aveva giocato al Totogol oltre ad essere usciti nella combinazione vincente fossero anche stati giocati regolarmente. Aveva già sognato di mettere in tasca 745mila euro, il premio per aver azzeccato tutti i numeri del Totogol, quando qualcuno gli ha fatto notare che la sua schedina non era valida. Il computer della tabaccheria dove aveva giocato si era guastato... Claudio De Giorgi, 46 anni, imprenditore edile di Melendugno, un trascorso da emigrante in Germania, poi il rientro in Italia, domenica scorsa poteva essere il fortuna vincitore della schedina vincente, se il computer non si fosse preso gioco di lui.

"Erano quasi le 17 del 15 febbraio - racconta - quando vado nel bar-ricevitoria Centro-Bar a Melendugno per prendere una caffè e giocare la schedina del Totogol. Compilo quattro colonne e le do al gestore che le infila nella macchinetta e poi me le restituisce giocate. Pago i due euro che mi chiede e vado via". Per qualche giorno De Giorgi quella schedina se la tiene nel portafogli. In realtà non confida molto nella buona sorte e come è sua abitudine, solo qualche giorno dopo controlla la colonna vincente. E' giovedì scorso controlla: 4, 5, 16, 17, 21, 27, 30, 32. Tutti i numeri che aveva giocato. De Giorgi esulta e fa un rapido conto: 745mila euro tutti suoi, quasi un miliardo e mezzo di lire. Così comincia ad informarsi su come ritirare la vincita attraverso la banca, ma ahimè scopre anche che la sua schedina in realtà è rimasta solo virtuale. Come pure la sua vincita. "Gli impiegati della banca infatti mi fanno notare che i riquadri a destra della schedina, dove dovrebbero essere riportati i vari numeri selezionati, erano tutti completamente bianchi. La macchinetta obliteratrice aveva stampato solo i riferimenti relativi all'avvenuta giocata e, più sotto, la dicitura non valida. E' quindi evidente l'errore della macchina che non ha stampato i numeri che io avevo selezionato". "Da allora non riesco più a dormire nè a lavorare - racconta - non faccio che pensare a questa vincita e mi sembra impossibile che mi possa scivolare così tra le mani". De Giorgi ha presentato una denuncia dell'accaduto ai carabinieri chiedendo che il montepremi dell'altra domenica sia sequestrato in attesa che ne venga stabilita con certezza la destinazione. "Gli impiegati della banca infatti mi fanno notare che i riquadri a destra della schedina, dove dovrebbero essere riportati i vari numeri selezionati, erano tutti completamente bianchi. La macchinetta obliteratrice aveva stampato solo i riferimenti relativi all'avvenuta giocata e, più sotto, la dicitura non valida. E' quindi evidente l'errore della macchina che non ha stampato i numeri che io avevo selezionato". De Giorgi decide di rivolgersi a un legale: informa dell'accaduto la direzione regionale del Totocalcio; chiede quindi che la magistratura sequestri la macchinetta obliteratrice dove ha fatto quella giocata, che "accerti gli abusi di legge" e che "punisca gli autori dei reati che verranno ravvisati". Ma chiede soprattutto che blocchi quel montepremi in attesa delle verifiche.
Cronaca Politica Mondo Economia Borsa Sport Spettacolo Televisione Gossip TgTech Teens TgMagazine Oroscopo Giochi GIOCHI 24-2-2003 Totogol, pc rotto: schedina in fumo Vincita di 745mila euro solo virtuale La sua vita avrebbe potuto cambiare radicalmente se solo quei fantastici numeri che aveva giocato al Totogol oltre ad essere usciti nella combinazione vincente fossero anche stati giocati regolarmente. Aveva già sognato di mettere in tasca 745mila euro, il premio per aver azzeccato tutti i numeri del Totogol, quando qualcuno gli ha fatto notare che la sua schedina non era valida. Il computer della tabaccheria dove aveva giocato si era guastato... Claudio De Giorgi, 46 anni, imprenditore edile di Melendugno, un trascorso da emigrante in Germania, poi il rientro in Italia, domenica scorsa poteva essere il fortuna vincitore della schedina vincente, se il computer non si fosse preso gioco di lui. "Erano quasi le 17 del 15 febbraio - racconta - quando vado nel bar-ricevitoria Centro-Bar a Melendugno per prendere una caffè e giocare la schedina del Totogol. Compilo quattro colonne e le do al gestore che le infila nella macchinetta e poi me le restituisce giocate. Pago i due euro che mi chiede e vado via". Per qualche giorno De Giorgi quella schedina se la tiene nel portafogli. In realtà non confida molto nella buona sorte e come è sua abitudine, solo qualche giorno dopo controlla la colonna vincente. E' giovedì scorso controlla: 4, 5, 16, 17, 21, 27, 30, 32. Tutti i numeri che aveva giocato. De Giorgi esulta e fa un rapido conto: 745mila euro tutti suoi, quasi un miliardo e mezzo di lire. Così comincia ad informarsi su come ritirare la vincita attraverso la banca, ma ahimè scopre anche che la sua schedina in realtà è rimasta solo virtuale. Come pure la sua vincita. "Gli impiegati della banca infatti mi fanno notare che i riquadri a destra della schedina, dove dovrebbero essere riportati i vari numeri selezionati, erano tutti completamente bianchi. La macchinetta obliteratrice aveva stampato solo i riferimenti relativi all'avvenuta giocata e, più sotto, la dicitura non valida. E' quindi evidente l'errore della macchina che non ha stampato i numeri che io avevo selezionato". "Da allora non riesco più a dormire nè a lavorare - racconta - non faccio che pensare a questa vincita e mi sembra impossibile che mi possa scivolare così tra le mani". De Giorgi ha presentato una denuncia dell'accaduto ai carabinieri chiedendo che il montepremi dell'altra domenica sia sequestrato in attesa che ne venga stabilita con certezza la destinazione. "Gli impiegati della banca infatti mi fanno notare che i riquadri a destra della schedina, dove dovrebbero essere riportati i vari numeri selezionati, erano tutti completamente bianchi. La macchinetta obliteratrice aveva stampato solo i riferimenti relativi all'avvenuta giocata e, più sotto, la dicitura non valida. E' quindi evidente l'errore della macchina che non ha stampato i numeri che io avevo selezionato". De Giorgi decide di rivolgersi a un legale: informa dell'accaduto la direzione regionale del Totocalcio; chiede quindi che la magistratura sequestri la macchinetta obliteratrice dove ha fatto quella giocata, che "accerti gli abusi di legge" e che "punisca gli autori dei reati che verranno ravvisati". Ma chiede soprattutto che blocchi quel montepremi in attesa delle verifiche.

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