Un lavoro quasi garantito, un assegno vitalizio di 500 mila lire al mese e un miliardo di lire in borse di studio. Sono alcune delle nuove norme del provvedimento a favore delle persone che hanno subito atti terroristici compiuti anche dalla criminalità organizzata, oggi approvato in via legislativa dalla Commissione affari costituzionali della Camera. Il provvedimento (prima riguardante solo alcuni tipi di invalidità) passa ora all' esame del Senato. (MN)

Il testo era stato gia' definito nel febbraio scorso ma nel suo cammino ha incontrato molte difficolta', al punto che il relatore Sandro Schmid (Ds) si e' anche rivolto al capo dello Stato per lamentare un ritardo ''grave e incomprensibile''.
Queste, in sintesi, le nuove norme a favore delle vittime del terrorismo e della criminalita' organizzata approvate oggi dalla Camera. Innanzitutto l' elargizione fino a 150 milioni, gia' prevista dalle norme vigenti, si estende a tutte le persone rimaste invalide in modo permanente. L' assegno vitalizio, invece, esente da Irpef e non reversibile, rappresenta una novita': sara' destinato a tutti coloro con una invalidita' permamente pari almeno ad un quarto della capacita' lavorativa. Potra' essere aggiunto all' elargizione e in caso di morte dell' invalido i parenti stretti potranno ricevere due annualita'. Inoltre, chi cerca lavoro potra' iscriversi nelle liste speciali del collocamento obbligatorio, con priorita' assoluta sulle altre categorie protette. Chi e' rimasto invalido in modo permanente potra' anche avere l' esenzione dal ticket sanitario. Sono previste anche borse di studio, per un miliardo l' anno, per gli orfani e i figli di invalidi. L'applicazione della legge vale per tutte le vittime dal 1969 in poi. Il finanziamento della legge e' di oltre sei miliardi per il '98, oltre 17 miliardi per il '99 e oltre 14 miliardi per il 2000.