Parla argentino la quarta edizione della Trani Cup, torneo internazionale di tennis organizzato dallo Sporting Club di Trani, che dopo tre anni nell'ITF Futures è diventato quest'anno challenger Atp, con un montepremi da 25.000 dollari, più che raddoppiato rispetto all'edizione del 2001. Domenica sera, in finale, di fronte a quasi quattromila persone, il forte 25enne Mariano Delfino ha battuto il ceco Jiri Vanek, testa di serie n. 4 e n. 169 della classifica mondiale Atp.
E' stata una finale equilibrata e molto combattuta. Delfino avrebbe potuto chiudere il match nel secondo set sul 5-4, ma è stato rimontato e costretto al tie-break, giocato punto a punto. Alla fine ha avuto la meglio (6-4, 7-6(6) il finale), ma Vanek, 24 anni, da poco ripresosi da un infortunio che l'ha tenuto fermo sei mesi e alla sua seconda finale consecutiva (ha perso a luglio contro un altro argentino, Diego Moyano, nel challenger di Budaors, Ungheria, 50.000 dollari) ha confermato di essere un ottimo tennista (è stato 60^ del mondo ed ha battuto gente come Portas, Agassi, Galimberti).
Delfino, che prima del challenger di Trani era il n. 209 della classifica Atp, ha conquistato 60 punti in classifica e un premio di 3.600 dollari, a cui va sommata la sua parte (775 dollari) del primo premio del doppio, vinto in coppia con il connazionale Roberto Alvarez. Quest'anno ha vinto anche il challenger di Budapest (Ungheria, 25.000 dollari) ed è arrivato in semifinale al challenger di Hilversum (Olanda, 75.000 dollari). E' giunto in finale senza perdere neanche un set e dopo aver battuto il brasiliano Costa, lo spagnolo Albert, l'azzurro Filippo Volandri e il costaricano Marin.