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Telefono blu, la concessione delle spiagge intesa come rilancio del Sud

Data: 27/04/2005 - Ora: 09:42
Categoria: Turismo

Pubblichiamo una lettera di Telefono Blu sul tema di queste ore riguardante la vendita - o concesisone - delle spiagge del Sud a privati

Abbiamo lasciato che il solito coro di opinioni, si esprimesse, senza rincorrere la notizia e abbiamo fatto bene, interviene Telefono Blu la principale associzione di tutela del turista consumatore. Hanno parlato tutti escluso noi i turisti in merito alla provocazione del neo vicepresidente del Governo. Fin dall'inizio noi avevamo capito che la provocazione comunque intendeva un estensione della concessione, anche perché le spiagge sono patrimonio dell'umanità. A nostro parere pero' le cose non stanno affatto come si cerca di raccontarle. 1) Su oltre 7000 km di spiagge del Bel Paese utilizzate molti dimenticano che circa un terzo , il che vuol dire in alcuni casi di piu' di quelle del Sud sono i mano ad abusi (che è qualcosa di piu' di privatizzato visto che lo Stato non incassa nulla) e in molti casi queste aree non sono custodite correttamente dalle stesse amministrazioni comunali 2) Nonostante tutto di privatizzazioni ne sono avvenute e come , addirittura alcune risalgono all'800 e comunque in Italia esiste un decreto , che estende la competenza delle spiagge anche nel periodo non estivo , mai di fatto applicato 3) In economia anche con un occhio all'etica si sa che occorre vendere cio' che vale non quello che non vale. Secondo Telefono Blu, l'idea in se non è affatto balzana, ovviamente andrebbe supportata da una legge che ovviamente dovrebbe tenere in considerazione che si tratta di estenzione (ad esempio 30 anni ) delle licenze, che comunque l'accesso libero dovrebbe essere consentito in tutta la battagia e da piu' parti, che i costi dei servizi devono essere sottoposti ad una autorità per i massimali e che vi è l'obbligo della tenuta del territorio evitando ogni forma di invasività ed inquinamento e al contrario garantendo la pulizia dello stesso. Qualcuno ha azzardato parlare di qualità, tema da cui lavoriamo da oltre 10 anni, facendo credere che la qualità si basi, concetto assolutamente "razzista" sul limitato numero di accesssi, non un tanto al giorno, ma limitazione in base alle possibilità. Per il Sud la ricetta è chiara, ci sono dei beni naturali , bisogna farli valere e bisogna che la gente da ogni parte di Europa possa raggiungerli, attualmente non è possibile neanche agli italiani. Telefono Blu si rivolge pertanto alle regioni Campagnia Puglia Basilicata e Calabria perché affrontino seriamente questi temi e offre la sua disponibilità con i propri ricercatori e studiosi. Ad esempio da un anno in Puglia abbiamo lanciato la campagna mille imprenditori per la qualità .

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