La "guerra dei telefonini" si fa sempre più dura. Nel mercato già presidiato da Tim e Omnitel arriva dal primo marzo Wind, società nata dall'unione di Enel, France Telecom e Deutsche Telekom che integra i servizi di telefonia fissa e mobile. Quello di Wind è un ingresso a "gamba tesa" contro i concorrenti. Per invogliare i clienti il terzo gestore telefonico, offre a chi sottoscrive un abbonamento di telefonia fissa e uno, massimo due, abbonamenti alla rete cellulare tre mesi di conversazioni illimitate gratuite tra loro. E' la formula "Noi Wind" destinata alle famiglie che - finita la promozione di lancio - costerà per gli apparecchi compresi nell'abbonamento sempre 5 lire al secondo, ossia trecento lire al minuto. Un costo effettivo perché la strategia di Wind si basa proprio sulla chiarezza della bolletta che, assicura l'amministratore delegato Tommaso Pompei, "non avrà nemmeno un asterisco". (MN)

Si paga, insomma, quello che la società dichiara. Tariffe che possono essere più convenienti anche del 75 per cento (telefonate Wind a Wind) rispetto alla concorrenza e che sono calcolate in secondi di conversazione, senza scatti alla risposta, senza costi aggiuntivi, senza arrotondamenti e con Iva inclusa.
Altra promessa di Wind importante per la conquista del mercato è "la semplicità". Stop alla giungla dei piani tariffari. Il terzo gestore di telefonia ha deciso di fissare solo due tipi di contratto, sia per il mobile sia per il fisso, uno senza fasce orarie e uno con due fasce orarie, quella "normale", dalle 9 alle 19; e quella "convenienza", dalle 19 alle 9. Con il servizio Bop (best option plan) ogni sei mesi la società verifica se il cliente con un altro piano tariffario Wind avrebbe speso meno, e in questo caso cambia l'abbonamento e gli accredita la differenza. Il Bop per tutta l'operazione di lancio sarà attivato gratuitamente.