Il progetto ''Teledidattica per bambini lungodegenti'' della Telecom in accordo con i Ministeri della Pubblica istruzione e della Sanità e l'Anci, entrato in vigore dal 1995 comincia a dare i suoi frutti. Un primo traguardo positivo presentato da Susanna rauber e Giuseppe Quattrone della Telecom al sesto convegno nazionale sulla scuola in ospedale in corso a Roma che ha permesso di dar conto anche degli adeguamenti che, in seguito alla sperimentazione si sono rivelati necessari. L'esperienza condotta finora ha permesso di ''creare occasioni d'incontro diretto tra insegnanti ed alunni delle sezioni ospedaliere e delle scuole coinvolte''. (FM)

L'evoluzione del progetto è reso possibile dalle nuove tecnologie di telecomunicazioni.

''Le recenti tecnologie abbinate a nuove metodologie didattiche, oltre a consentire di usare quelli che una volta erano chimaati sussidi audiovisivi come mezzi di produzione culturale e non solo come strumenti di consultazione e informazione - hanno detto i relatori Telecom - permettono di limitare svantaggi fisici e psicologici che fino a poco tempo fa rendevano impossibile l'approccio di alcuni studenti a molte discipline scolastiche e, soprattutto, impedivano agli stessi di partecipare alle attivita' del gruppo''. Si rende possibile, in una parola, la partecipazione fattiva di tutti gli studenti alle attivita' scolastiche a prescindere dalla loro condizione fisica o sanitaria. Scopo del nuovo progetto denominato ''Scuola Insieme'' e' di realizzare un ambiente aperto e flessibile a supporto degli operatori e scolari e in cui anche le famiglie, le associazioni e quanti altri si interessano al problema. Infatti con la realizzazione del sito web si intende favorire, tra l'altro, la divulgazione di metodologie e tecnologie utili per la riduzione degli svantaggi fisici e psicologici dell'apprendimento; fornire aiuo agli insegnanti con manuali, dibattiti sulle metodologie didattiche che prevedono l'uso di supporti informatici, sull tecniche di base avanzate per l'utlizzo del computer; permettere lo scambio di esperienze tra scuole che operano in situazioni di handicap e non.