L' Autorità di garanzia per le Comunicazioni verificherà con la Commissione europea la possibilità di aumentare il canone telefonico pagato dagli utenti in alternativa al rincaro dei costi delle urbane; inoltre, prima di decidere, l'Autorita' vuole attendere che il Tar del Lazio si esprima domani sulla richiesta di sospensiva del provvedimento per l'interconnessione avanzata da telecom Italia. (MN)

E' questo l' orientamento scaturito dal consiglio dell' Authority, riunito ormai ''ad oltranza'' - come ha detto la responsabile dell' istruttoria sul ribilanciamento tariffario, Paola Manacorda - per varare la prima tranche degli aumenti telefonici. L' organismo di garanzia interpellera' la direzione Generale 4 dell' Ue sulla liceita' di un aumento del canone. Smentendo le notizie di contrasti tra i commissari sugli aumenti chiesti da Telecom Italia, fonti dell' Authority hanno spiegato lo slittamento della manovra tariffaria, che era stata annunciata per il 15 dicembre, con la complessita' della decisione. Il presidente Enzo Cheli, lasciando la ''Torre Francesco'' per una breve pausa, ha precisato parlando con i giornalisti: ''Vogliamo anche vedere l' esito della decisione del Tar del Lazio sulla sospensiva chiesta da Telecom Italia per il listino di interconnessione. I due provvedimenti sono strettamenti correlati''. ''Un eventuale accoglimento delle richieste di Telecom per l'interconnessione - ha aggiunto il commissario Paola Manacorda - significherebbe che l' Italia resta ancora un mercato protetto, mentre l' Authority ha il compito di guidare un mercato libero''. ''La decisione dell' Authority arrivera' comunque - ha assicurato Cheli - per lunedi' o al massimo martedi' prossimo''. Lo scopo di bilanciare un eventuale aumento di canone con un aumento contenuto delle urbane, o con un loro costo invariato - spiegano fonti dell' organismo di garanzia - e' quello di assicurare un ''atterraggio morbido della manovra tariffaria sull' utenza''.