"Tra le tante notizie, non sempre esatte, che si rincorrono sugli organi di informazione in ordine alla riapertura del Petruzzelli, una purtroppo non arriva ancora: quella di un impegno del Governo, del Ministro Bondi e, possibilmente anche del Ministro Fitto, a mettere chiarezza nella vicenda".
"Leggiamo di un previsto incontro tra Ministro della Cultura e Ministro delle Regioni, ma non si sa su che; le istituzioni del territorio non sono state in alcun modo chiamate a un tavolo nazionale, e intanto si susseguono voci, allarmi e confusione, forse non casualmente alimentati.

Proprio su questo è d'uopo un chiarimento: la Regione, e non da oggi, ha messo a disposizione tutta la provvista finanziaria necessaria al completamento definitivo dei lavori, i soldi ci sono ( i 13 milioni di Euro che taluni affermano mancare!), e le notizie di stampa sul presunto "buco" o sulla levitazione dei costi della ricostruzione non hanno una reale ragion d'essere.
Quello che invece manca è la chiarezza giuridica: la validità del famoso Protocollo del 2002, che rinvia alla costituzione di una Fondazione mai nata, è di natura più che dubbia, mentre la realtà della vera Fondazione Lirico-sinfonica, attiva e operante da anni, non trova ancora fonti di legittimazione in relazione al diritto alla gestione del Teatro ricostruito. Anzi, proprio in questi giorni gli avvocati della famiglia Messeni Nemagna hanno inviato al Ministro Bondi una diffida con cui mettono in discussione addirittura la titolarità ad esistere della stessa Fondazione Lirico-sinfonica.
Ci aspettiamo che questa diffida preluda a "far salire il prezzo" di quanto la famiglia pretende, in soldoni, perché il Petruzzelli possa entrare in attività.
Qual è la risposta del Ministro Bondi di fronte a tutto ciò?
Qual è la posizione di Fitto, unico Ministro pugliese, nonché responsabile del rapporti con le Regioni?
E' la seconda volta in pochi giorni che ci vediamo costretti a riproporre la domanda, e speriamo che questa volta essa trovi anche soddisfazione".