Un milione 825 mila euro all'anno, oltre 3 miliardi e mezzo delle vecchie lire, per garantire all'università tarantina una reale opportunità di consolidamento e di sviluppo. Ammonta a tanto l'investimento che gli enti locali cittadini, in occasione della sigla del nuovo accordo triennale di programma con il rettore dell'Ateneo barese Giovanni Girone, si sono impegnati nero su bianco a stanziare per ampliare il numero e la qualità degli insegnamenti e favorire la ricerca nel polo universitario ionico.

Nel documento il presidente della Provincia Domenico Rana, l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione Gennaro Esposito, il presidente del Consorzio universitario Carmine Carlucci ed il presidente della Camera di commercio Emanuele Papalia hanno rispettivamente destinato contributi per 930mila euro, 640mila euro, 330mila euro e 30mila euro all'arricchimento dell'offerta formativa. Ciascuno per le proprie competenze, essi hanno inoltre indicato gli immobili e le strutture didattiche, appartenenti agli enti che rappresentano, che saranno concessi in uso all'università per farne aule, biblioteche e laboratori di facoltà e le unità di personale dipendente da assegnare alle sedi tarantine.
Fondi e personale sosterranno lo sviluppo dell'istituzione accademica fino al 31 dicembre 2004 e permetterà innanzitutto la nascita del corso di laurea in Scienze della comunicazione, attivo a partire dal prossimo ottobre, e la crescita di quelli già esistenti in Giurisprudenza, Beni culturali (partito con successo nei mesi scorsi), Economia aziendale e Scienze della maricultura. È forte, inoltre, la volontà degli enti sottoscrittori di rafforzare la presenza universitaria sul territorio attraverso l'attivazione di nuove lauree di base, di lauree specialistiche e di master ed il potenziamento della ricerca scientifica, specialmente se focalizzata sulle problematiche ambientali tanto sentite dalla popolazione.
Il momento della prima verifica dell'intesa, a giugno, fornirà poi l'opportunità di tornare a parlare del possibile insediamento a Taranto della facoltà di Medicina e chirurgia, da tempo caldeggiato da Rana ed espressamente inserito nel testo del documento come proposta da vagliare con attenzione, e della collaborazione, più volte auspicata, tra Comune e università sui temi dell'ambiente e della sua tutela. Nei prossimi giorni, intanto, l'accordo verrà ratificato da parte dei consigli provinciale e comunale e dell'assemblea del Consorzio universitario jonico.