La tensione è alta fra i duemila operai della Belleli, azienda metalmeccanica avviata alla procedura di fallimento dopo vani tentativi di ricapitalizzazione. Le proteste di questa mattina hanno avuto eco nazionale, ma dalla Capitale non sono giunti ancora segnali incoraggianti per una ripresa del confronto teso a scongiurare la soluzione estrema che metterebbe in ginocchio la stessa attività dell'azienda. (MN)

Tale stato di cose rende inattiva la gestione industriale al punto che la Belleli dovrà rinunciare anche a due commesse già acquisite per complessivi quattrocento miliardi di lire, sempre nel comparto dell'off-shore. Il Prefetto di Taranto, Mario Licciardello, ha inviato una nota ai Ministeri dell'Industria, del Lavoro e dell'Interno, paventando gravi rischi per l'ordine pubblico. Le maestranze, intanto, preparano nuove azioni di protesta. I parlamentari dell'Ulivo Battafarano, Loreto, Rubino, Malagnino, Angelici e Maggi, hanno inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi e attendono una risposta.