Il documentario, che presenterà anche originali documenti e filmati dell’epoca, sarà prevalentemente girato nella città ionica
Il Palazzo del Governo, sede anche della Provincia di Taranto, protagonista di un documentario che la troupe dell’inglese BBC sta girando, oggi e domani, sulla serie "War at Sea".
Le telecamere dell’emittente britannica con l’episodio di questo serial illustreranno l’attacco portato nel novembre del 1940 dai velivoli della Royal Navy alle unità navali della Regia Marina italiana, ormeggiate in quella che si riteneva inaccessibile base navale di Taranto.
Il documentario, che presenterà anche originali documenti e filmati dell’epoca, sarà prevalentemente girato nella città ionica e molte delle sue riprese saranno girate sul terrazzo del Palazzo, da cui Benito Mussolini tenne un suo famoso discorso nel 1934.
«Ho dato il mio appoggio alla richiesta della BBC – ha commentato il presidente della Provincia, Domenico Rana – in quanto ho ritenuto che la documentazione del passato ed eventi come quelli che stanno ricostruendo la troupe inglese ed il suo speaker, lo storico Andrew lambert, sono fondamentali per capire il presente. Sarà raccontata una diversa tipologia della guerra e com’è cambiata del tutto. Oggi, invece, ci si deve scontrare con quella scatenata dal terrorismo internazionale, che sta provocando le sue vittime con la "guerra del terzo millennio" come i nostri caduti a Nassiriya».
Il palazzo del Governo fu inaugurato dal Mussolini il 7 settembre del 1934, XII dell’Era fascista, e divenne sede della Prefettura, Provincia e Questura.
Il Palazzo fu costruito sulle rovine di un glorioso teatro, l’Alhambra, fatto demolire appositamente su un’area di 4500 metri quadri, che come ancora oggi si staglia imponente sulla rada di Mar Grande. Lo progettò e ne diresse i lavori l’architetto Armando Brasini, accademico d’Italia, che si fece coadiuvare da tecnici tarantini. I lavori durarono quattro anni con un costo di appena venti milioni di lire dell’epoca.
L’imponenza dell’edificio, conservato ancora oggi nella sua architettura originaria, la dava la sua altezza, 52 metri. Fu progettato con speronate ad arcate, come se fosse una fortificazione portuale. Fino alla caduta del fascismo, ai lati del portone principale erano posti due fasci littori dell’altezza di venti metri. In alto al Palazzo, sull’ultimo ordine delle torri, vi erano anche grandi campane, destinate a suonare in particolarissime circostanze.
Proprio da una di esse, ormai vuote, lo speaker racconterà le fasi dell’attacco aereo del ’40 che colpirono inesorabilmente tre corazzate, vanto ed orgoglio della forza navale italiana, ancorate nella fonda del porto tarantino.
Ai tarantini, vittime del fuoco inglese, in quei drammatici momenti sono di certo tornate alla mente le parole pronunziate dal Duce in occasione dell’inaugurazione del Palazzo oggi protagonista dello special inglese.
«Taranto è una delle basi della potenza marinara della Patria: ha quindi dei particolari doveri da compiere. Li ha compiuti e li compirà... Sulle bandiere e sui gagliardetti fascisti delle città marinare deve esser inciso: vivere non è necessario, è necessario navigare».