La Cassazione ha confermato con sentenza definitiva la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per concussione, inflitta con rito abbreviato all'ex sindaco di Taranto De Cosmo. L'accusa e' per tangenti pagate dalla ditta di traslochi e facchinaggio Cervelli a meta' degli anni Novanta. De Cosmo era imputato con il funzionario comunale Patella, il quale pero' e' stato assolto in Cassazione dall'accusa di concussione mentre e' andato prescritto il reato di turbativa d'asta. L'inchiesta porto' nel novembre del 1997 all'arresto di De Cosmo, Patella e del faccendiere Panico, che ha poi patteggiato la pena a due anni di reclusione. Nella vicenda e' coinvolto anche l'ex parlamentare ed ex sindaco di Taranto Cito per il quale il parlamento nego' l'arresto. Nei suoi confronti e' ancora in corso il processo di primo grado, fermo in attesa che la Cassazione decida sulla richiesta di ricusazione dei giudici avanzata dai legali dello stesso Cito. Per lui il Pm Carbone ha gia' chiesto la condanna a sei anni di reclusione.Secondo quanto accertato nell'indagine, la ditta Cervelli avrebbe pagato 80 milioni di lire per ottenere la proroga dell'appalto affidatole dal Comune.Cito e' tornato in carcere il 26 maggio, dopo sei mesi di arresti domiciliari, per scontare una condanna definitiva a 4 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.(ANSAweb) Ora a rischiare il carcere e' De Cosmo, che era vicesindaco quando Cito ricopriva la carica di primo cittadino e che poi gli era subentrato quando il leader del movimento 'AT6-Lega d' azione meridionale' aveva dovuto lasciare dopo essere stato sospeso per presunte collusioni mafiose.