Frisullo: dal Governo solo parole e nessuna risorsa aggiuntiva
A più di un mese dalla pubblicazione del cosiddetto Decreto Milleproroghe, non esistono ancora, da parte del Governo centrale, informazioni certe sull’applicazione del decreto al TAC pugliese. Per questo già alcune settimane fa il Vicepresidente della Regione, Sandro Frisullo, ha inviato una richiesta all’Amministratore Delegato di Sviluppo Italia, Ferruccio Ferranti, per avere indicazioni su quali e quante risorse sono effettivamente disponibili per gli interventi di re-industrializzazione delle aree di crisi del Basso Salento, dell’area delle Murge e del nord-Barese.
"Come si evince dalla lettera di risposta – ha dichiarato il Vicepresidente Frisullo - non solo non è certa la disponibilità e l’entità delle risorse, ma non è stato ancora avviato alcun procedimento di assegnazione delle risorse stesse".
L’articolo 37 del Decreto Milleproroghe infatti si limita ad estendere i benefici della Legge 181 del 1989 alle aree PIT colpite dalla crisi del TAC, ma non stanzia risorse aggiuntive per gli interventi, come si legge nella stessa nota di Sviluppo Italia. Addirittura, con la Finanziaria 2006 gli stanziamenti per le aree di crisi sono stati ridotti da 250 milioni a 170 milioni di euro. "Perciò - ha continuato Frisullo - le richieste di cofinanziamento degli interventi, che vengono da parte di esponenti del centro-destra, con capofila Alfredo Mantovano, sono non solo intempestive, ma anche palesemente strumentali e propagandistiche, considerato che allo stato attuale non c’è alcun finanziamento disponibile. Bene farebbe perciò il sottosegretario, invece di polemizzare con la Regione, a sollecitare Sviluppo Italia e il Ministro delle Attività Produttive del suo stesso Governo, ad avere un rapido chiarimento sulla vicenda, sgombrando il campo da equivoci che alimentano attese ed aspettative da parte sia degli imprenditori che dei lavoratori. Attese che, come accaduto nei 5 anni di governo delle destre, sono andate sistematicamente deluse e disattese non cofirmando la proposta di Accordo di Programma Quadro della Regione Puglia e non definendo nessuna, e sottolineo nessuna, misura di effettivo sostegno allo sforzo avviato in questi anni da parte del comparto moda pugliese e salentino per vincere la sfida della competizione attraverso il suo risposizionamento sui mercati".
"A fronte della totale latitanza del Governo – ha concluso l’assessore allo Sviluppo Economico - la Regione in questi 10 mesi ha fatto sino in fondo la sua parte, mettendo a bando più di 200 milioni di euro per la ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’avvio di nuove imprese, privilegiando proprio i settori del TAC.