Porti turistici, grandi opere infrastrutturali (probabilmente anche il Ponte sullo Stretto di Messina), il raddoppio dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e poi ancora migliori collegamenti con le isole, in particolare per la Sicilia con le Eolie''. Ma anche progetti mirati per il recupero urbanistico e la riqualificazione economica dei centri storici delle maggiori città del Mezzogiorno. Sono questi i progetti sui quali i prossimi tavoli tecnici di lavoro tra amministratori comunali e regionali e imprenditori del Mezzogiorno si concentreranno per il pieno utilizzo dei fondi strutturali gia a disposizione e di quelli che la Comunità europea metterà a disposizione per gli anni 2000-2006. (MN)Questi ultimi assommano a circa 35.000 miliardi. E' quanto è emerso dal summit riunito a Napoli che ha visto riuniti sindaci, presidenti di Regione e presidenti degli industriali. Nell'incontro - strettamente tecnico - sono stati stabiliti tempi e metodi di lavoro per l'elaborazione definitiva dei progetti; è emersa comunque la necessità anche di finanziare pienamente i tanti progetti industriali avanzati attraverso la legge 488. Oltre ai fondi europei imprenditori e sindaci hanno chiesto al Governo di fare la sua parte attraverso il cofinanziamento dei progetti e soprattutto attraverso la riduzione del carico fiscale, in particolare con la completa detassazione degli utili reinvestiti, da valere però solo per quelle imprese che sceglieranno di investire nel Mezzogiorno.