Da un incontro con il direttore del supercercere di Lecce Anna Rosaria Piccinni si ha certamente un'altra visione e una diversa considerazione dei detenuti che affollano i carceri. Le attività che si svolgono all'interno del carcere di Lecce sono tante e tali che costituiscono un vero aiuto per chi ha la volontà di rigenerare lo spirito e la mente all'interno di un luogo di detenzione. La biblioteca già esistente all'interno dell'istituto di pena è già di per sè una ricchezza, i libri vengono letti ma non solo, vengono anche sistemati, catalogati e magari rilegati artigianalmente dagli stessi detenuti.
All'interno dello stesso carcere si svolgono attività ricreative come giardinaggio, taglio e cucito per le donne, cartapesta ma anche didattiche, operano i corsi scolastici per ragionieri, corsi professionali, oltre ai corsi di scuola dell'obbligo. (MN)