Partenariato e cooperazione interregionale sono, secondo il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, gli strumenti piu' idonei per la politica europea dopo il 2006, con l' esaurimento dei Programmi Operativi Plurifondo. Fitto ne ha parlato nel suo intervento al summit delle Regioni apertosi oggi a Bellagio, precisando che la Puglia e' pronta a promuovere una ''piu' adeguata attivazione delle politiche euromediterranee''.

''Ritengo - ha detto Fitto - che le risorse finanziarie per la politica regionale dopo il 2006 debbano essere utilizzate attraverso una piu' adeguata politica di partenariato tra le Regioni dell' obiettivo 1, realta' omologhe dei Paesi dell' Est''. ''Una politica di partenariato - ha continuato - da imperniare sulla ricerca dei fattori di sviluppo per la definizione di politiche di intervento sui settori e sul territorio''. ''Per fare un esempio - ha detto ancora Fitto - la Puglia potrebbe farsi carico non solo di concorrere ai processi di integrazione con l' Est europeo, attraverso la realizzazione di Programmi da definire con l' Albania, la Macedonia, la Bulgaria, ma anche di promuovere una piu' adeguata attivazione delle politiche euromediterranee''. ''In definitiva - ha concluso - un programmare insieme per il perseguimento di obiettivi di comune interesse. In tale contesto la Puglia potrebbe definire azioni di interesse strategico per lo sviluppo complessivo di aree geopolitiche che piu' direttamente la interessano, attraverso progetti ambientali, energetici e dei trasporti''. Il Club delle Regioni - la Puglia e' l' unica Regione meridionale a farne parte - rappresenta il logico concretizzarsi del discorso avviato lo scorso anno, in ambito europeo, con l' associazione dei ''4 Motori d' Europa'' (Catalunya, Baden-Wurttemerg, Rhone-Alpes e Lombardia), teso ad individuare le direttrici per un concreto sviluppo europeo. L' iniziativa - ricorda la Regione Puglia con un comunicato - ''incontro' l' immediato interesse della Regione Puglia che evidenzio' la propria disponibilita' a creare una sorta di area di riferimento per le altre realta' regionali in grado di 'ancorare' la rapida economia espansiva dei 4 Motori d' Europa a quella delle regioni europee periferiche e, in vista dell' allargamento a Est della Comunita', l' ingresso delle candidature dell' Est, assicurandone la crescita armonica e non concorrenziale con le regioni oggi inquadrate nell' obiettivo 1''.