Nel 'Paese dei neri' i trafficanti di uomini hanno la pelle chiara e la loro merce ha il viso bello e fiero dei Dinka o dei Nuba. Le cicatrici tribali che i vecchi del Sudan (Bilad el-Sudan, il paese dei Neri, così i primi arabi colonizzatori chiamarono il territorio dove s'incontrano i due rami del Nilo) tradizionalmente incidono sui volti dei bambini, sono come marchi profondi, segni delle sofferenze della schiavitù. Il grande motore del mercato degli schiavi la guerra che da trent'anni divide il più esteso Stato dell'Africa, opponendo le fazioni ribelli e le etnie nere e cristiane del Sud al Nord governativo, arabo islamizzato. Ogni anno decine di migliaia di ragazzi e bambini vengono presi nei loro villaggi del meridione e del centro del paese dalle milizie arabe appoggiate dal regime islamico di Khartoum. (MN)