Un progetto di alfabetizzazione informatica e di studio della lingua inglese che impegnera' 600.000 giovani del Mezzogiorno nell'arco di tre anni e' stato annunciato dal sottosegretario al Lavoro, Raffaele Morese, intervenuto al seminario sul lavoro adolescenziale organizzato da Fivol, Cisl e Gioc. Il progetto, ha spiegato Morese, sara' mirato a giovani fra i 15 e i 25 anni ''perche' oggi chi non e' pratico di computer e non parla almeno una lingua e' destinato all'emarginazione dal mercato del lavoro''. I corsi si articoleranno su un tempo medio di due o tre mesi e in molti casi saranno interattivi. Per quanto riguarda i fondi il sottosegretario Morese ha detto che sono in corso contatti con il ministero del Tesoro. Nel suo intervento nel corso dei lavori del seminario, Morese ha sottolineato l'importanza di percorsi formativi per i giovani ricordando come il governo sia gia' impegnato per potenziare i contratti di formazione e come in Finanziaria siano gia' stanziati fondi a questo scopo per il '99 e per il 2000.
''Aumenteremo - ha detto - anche le risorse per i contratti di apprendistato''. (MN)

Secondo Morese ''le imprese sindacali dovranno mettere a disposizione di questi giovani la loro realta' lavorativa''. Al lavoro nero si puo' ovviare, secondo il Sottosegretario, agendo su piu' fronti: ''una parte si puo' recuperare con accordi sindacali di emersione che mettono in moto sgravi fiscali e contributivi (cosa che abbiamo avviato con successo sia in agricoltura che nel tessile). Una seconda parte va recuperata con controlli fiscali piu' energici. Ma esiste - ha aggiunto - una terza quota di lavoro nero che se emerge muore. Per questa bisognera' mettere in campo proposte alternative''. Per il lavoro atipico il Sottosegretario e' convinto che ''si debba rendere meno pesante sotto il profilo delle regole'' e ha ricordato come vada ''sottoposta ad aggiustamenti e a discussioni la legge Smuraglia licenziata dal Senato''.