I patti territoriali non bastano per rilanciare l'economia e l'intero tessuto sociale del nostro Mezzogiorno. Ad affermarlo e' stato il ministro del Tesoro, Giuliano Amato che ha preso la parola nel corso della presentazione della ricerca: ''Cultura dello sviluppo e cultura della legalita''' elaborata dal Censis. Secondo Amato i patti territoriali rimangono, comunque, uno strumento utile per lo sviluppo del Sud ma vanno accompagnati da una ''fase due'. ''I patti territoriali - ha infatti affermato - non bastano per il Mezzogiorno che e' oggi un terreno fatto di erba ma non di alberi pur necessari''. E' necessario, secondo il ministro del Tesoro, allora, attuare la fase due dei patti con un'operazione ''aggregativa che dia piu' pesantezza nei territori nei quali sono stipulati dando anche grande peso al patto per la legalita'''. Da parte sua il direttore del Censis Giuseppe Roma, presentando le conclusioni del lavoro durato tre anni ha ricordato che ''non c'e' sviluppo nel Sud senza maggiore cultura, non generica ma mirata al contrasto e alla prevenzione della criminalita' e, quindi, al problema della sicurezza come problema sociale preminente''. (MN)