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Su diossina nel latte materno, l'Arpa Puglia tranquillizza

Data: 11/04/2008 - Ora: 09:59
Categoria: Economia

Esposto denuncia di presenza di diossina nel latte materno di mamme di Taranto.

La denuncia fatta da una associazione di Taranto con la quale viene segnalata la presenza di diossine ed altri inquinanti nel latte materno sottoposto ad analisi ha creato apprensione e legittima preoccupazione nella popolazione. La ASL di Taranto e ARPA Puglia sono già intervenute nei giorni scorsi per affrontare un'altra emergenza legata alla presenza sempre di diossine in alimenti derivati da latte provenienti da allevamenti presenti attorno all'area industriale di Taranto, adottando le misure cautelari (messa sotto vincolo degli allevamenti interessati, con divieto di pascolo) ed avviando il necessario monitoraggio degli inquinanti nelle carni degli animali posti sotto vincolo, nonché di diverse matrici ambientali (suolo, acque profonde e vegetazione).

L'Assessorato regionale alle Politiche della Salute, al fine di coordinare e qualificare l'intervento pubblico di controllo su questi temi, in data 3 aprile ha deciso la costituzione di un tavolo tecnico regionale in cui sono presenti rappresentanti della ASL di Taranto, dell'ARPA regionale, dell'Università di Bari, che ha già avviato i lavori per definire gli ulteriori interventi per il monitoraggio delle diossine. Per il giorno 11 aprile è previsto un secondo incontro specifico sulla questione della presenza di diossine e diossine-simili nel latte materno.

Tuttavia, ciò premesso, ed al fine di fornire un contributo tecnico utile a rasserenare l'opinione pubblica tarantina e pugliese, affinché non siano indotti comportamenti sbagliati (quali l'interruzione dell'allattamento al seno), si precisa quanto segue:

1)I valori di diossine e dibenzofurani misurati, pari a 10,8 pg WHO-TEQ/g di grasso, corrispondono alle concentrazioni di fondo riscontrate in aree urbano-industriali - come si evidenzia dai risultati dello studio coordinato dall'OMS – Europa nel periodo 2000-2002, corrispondenti a valori medi di 10 pg WHO-TEQ/g di grasso (range 5-20 pg WHO-TEQ/g di grasso) e risultano nettamente inferiori rispetto a quanto osservato in altre aree contaminate (ad esempio: area industriale di Wallonia, Belgio: 29,4 pg WHO-TEQ/g di grasso, Focant e coll. 2002).

2)I valori di PCB diossinosimili riscontrati nel campione tarantino, pari a 20,9 pg WHO-TEQ/g grasso, anche se elevati, rientrano nel range dei valori nella popolazione italiana, come evidenziato dallo studio dell'OMS citato da cui si evidenzia che l'Italia si attesta intorno a livelli medi di 16 pg WHO-TEQ/g grasso (range 11-19 pg WHO-TEQ/g grasso).

3)La dose giornaliera nei lattanti, date le concentrazioni misurate nel latte materno, è effettivamente circa 20-30 volte superiore alla dose giornaliera tollerabile come dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (pari a 1-4 pg TEQ/Kg peso corporeo/d). Occorre tuttavia precisare che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sconsiglia di confrontare l'assunzione giornaliera del lattante con la dose giornaliera tollerabile, dato che questo parametro fa riferimento al carico corporeo corrispondente all'assunzione di diossine per tutta la vita. Viceversa, le evidenze di letteratura mostrano che il contributo delle diossine assorbite dal neonato attraverso il latte materno al suo futuro carico corporeo risulta assolutamente trascurabile. Per questo motivo la stessa Organizzazione mondiale della Sanità ha espresso parere risolutamente contrario alla cessazione dell'allattamento al seno.

4)Va inoltre sottolineato che questi livelli stimati di assunzione giornaliera di diossine e PCB diossinosimili nel lattante non sono affatto caratteristici di Taranto, ma rappresentano i valori che si riscontrano in tutta l'Europa e, in particolar modo, nelle aree urbane. E' ben noto dalla letteratura scientifica che l'assunzione giornaliera media in un lattante è compresa tra 60 e 130 pg TEQ/Kg peso corporeo/d. In conclusione, l'Assessorato regionale alle politiche della Salute - con la collaborazione delle strutture della ASL di Taranto e di ARPA Puglia che, a partire dal primo maggio prossimo, potrà avvalersi anche della piena operatività del laboratorio del Dipartimento dell'ARPA di Taranto - continuerà il monitoraggio di diossine e PCB nelle matrici ambientali e alimentari. Sarà cura del Tavolo tecnico regionale definire gli ulteriori provvedimenti ai fini della tutela della salute dei cittadini di Taranto. In particolare, con quanto sopra rilevato si intende rassicurare le mamme tarantine e incoraggiarle a continuare l'allattamento al seno.

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