Gli inquirenti convinti che ad organizzare ed a portare a termine l' assalto sulla provinciale tra San Donato di Lecce e Copertino, costato la vita a tre guardie giurate, sia stato il nocciolo duro della Sacra Corona Unita, la mafia salentina. Le accuse contro Gianluigi De Pau e Pierluigi Congiu, entrambi di 24 anni, incensurati, cugini tra loro, pastori sardi di Villagrande Strisaili (Nuoro), ma residenti nel Salento come mezzadri, sono concorso in rapina, favoreggiamento e ricettazione di automobili. Nel campo dove lavorano i due, infatti, a una trentina di chilometri dal luogo della rapina, gli inquirenti hanno trovato una delle autovetture utilizzate dai killer, una Alfa 164 - rubata a Galatina il 25 novembre - di colore blu, ancora con il motore caldo, usata dal commando dopo aver abbandonato la Saab denneggiata dopo lo sfondamento delle barriere di un passaggio a livello durante la fuga. Sul terreno, accanto alla vettura, è stato trovato parte di un giubbotto antiproiettile.
I due giovani sono stati fermati ieri sera in una masseria nel territorio di Meledugno, a circa 30 chilometri dal luogo della rapina, dove e' stata trovata un' Alfa Romeo 164 usata dai malviventi per la fuga: sono nipoti di un noto pregiudicato sardo gia' coinvolto in inchieste sulla Scu e sono accusati di aver dato ospitalita' in diverse occasioni agli autori della rapina. In loro possesso le chiavi del lucchetto di un cancello oltre il quale era stata abbandonata l' auto. Vertice in Prefettura a Lecce con il capo della Criminalpol, Rino Monaco: maggiore collaborazione con istituti privati di vigilanza per garantire maggiore sicurezza. (MN)