Venerdì 19 gennaio 2007 Ore 18,00- Proiezione documentario di Elio Scarciglia
Venerdì 19 gennaio 2007 Ore 18,00- Proiezione documentario di Elio Scarciglia:
"Sembra quasi che il sole tramonti"- Musica originale a cura di Andrea Senatore
ore 18,45 – Presentazione del libro: "Onde di follia" di Maria Pia Romano (Besa Ed.)
a cura di Ambra Biscuso
In Mostra: Michele Marti, Maria Lucia Mastrolia, Manuela Reale, Valentina Villani
Continuano gli appuntamenti con: "Parole di carta" progetto, ma anche un
laboratorio, che nasce dall'esigenza di un maggiore confronto tra autrici e
lettrici. Un viaggio con cinque soste nella letteratura femminile salentina, con la
visione di mostre, proiezioni di lungometraggi e concerti, tutto in attinenza con il
libro presentato.
Ogni appuntamento sarà il culmine di un'elaborazione che si svolgerà nel laboratorio
dell'Associazione Antama di Sternatia. Sarà un'occasione per una riflessione
critica, dove cercheremo di coagulare tensioni e sperimentazioni, riflessioni
sull'esperienza personale e del passato così che si arrivi ad esprimere le
problematiche del presente in una prospettiva futura. La rappresentazione, il
ritratto e l'autoritratto, la condizione spaziale contemplativa, non solo del
paesaggio, le questioni della distanza, della memoria, della ripetizione e
riproduzione si collocano con autorità all'interno di questo percorso accettando le
sollecitazioni del testo scelto, così da trarne positivo confronto affermando nuovi
dubbi e solide certezze sulla dimensione della donna salentina che non manca di
profondità e visioni.
MARIA PIA ROMANO: Nata Benevento nel 1976, giornalista, dirige la web tv
NightChannel.it, collabora con il Corriere del Mezzogiorno, il Sole24 Ore,
QuiSalento ed è responsabile della divulgazione scientifica dell'attività del
Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione e della Facoltà di Ingegneria
dell'Università degli Studi di Lecce.
Ha all'attivo due raccolte di poesie "Linfa", '98, e "L'estraneo", 2005.
ONDE DI FOLLIA: Una pittrice, una casa sul mare, un surfista, un postino senza nome.
Ed una passione travolgente.
Una scrittura al femminile, sensuale, delicata, visionaria ed intensa, che rivela
agli uomini fin dove può spingersi la capacità di amare delle donne.
" La scrittura ha una valenza simbolica: è il potere degli iniziati, è potere non
solo di espressione e comunicazione ma gestione di interazione tra la mente e le
cose, l'IO e il mondo, è il valore che attribuiamo alla nostra vita. Il punto di
vista femminile costituisce un settore preciso nel mondo della letteratura
interessante in quanto qualificabile autonomamente. Maria Pia Romano usa tutte le
forme della scrittura femminile: l'autobiografia, le lettere, i diari. Ci sono
rimandi agli ambienti e alle esperienze cardine dell'esistenza: il mondo domestico,
la casa, la famiglia, l'esperienza intima, la solitudine. Il recupero del passato è
personale e selettivo e subisce una
rielaborazione o idealizzazione. Maria Pia disegna il personaggio di Roberta,
pittrice di successo, tracciando un bilancio della sua esistenza e affermandone
l'immagine attraverso una scrittura che ne tutela l' IO socialmente minacciato. Usa
il linguaggio della tradizione, la lingua codificata del maschio, e la adotta alle
proprie esigenze dando attenzione alle singole parole, caricandole di espressività,
di poesia. Esprime sensazioni fisiche legando la scrittura al corpo, alla
percezione. La parola è un'esigenza che apre le porte dell'anima, è viaggio di