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Data: 28/06/2002 - Ora: 09:44
Categoria:
Politica
I diritti dei cittadini alla partecipazione ed all' informazione al procedimento amministrativo saranno sanciti tra i principi fondamentali del nuovo statuto regionale: lo prevedono dieci nuovi articoli approvati oggi all'unanimita' dalla settima commissione permanente del consiglio regionale pugliese, presieduta da Alberto Tedesco. Lo rende noto un comunicato della Regione Puglia. Si tratta di articoli che riguardano la buona amministrazione, la pubblicita' degli atti e la partecipazione popolare alla vita democratica ed alla formazione delle leggi. ''La Regione - e' detto nella nuova carta statutaria - riconosce la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini come elemento qualificante della vita pubblica democratica''. Inoltre ''promuove il rapporto tra societa' ed istituzioni garantendo forme di consultazione e coinvolgimento nelle proprie scelte agli enti locali, alle autonomie funzionali, alle formazioni sociali ed ai soggetti portatori di interessi collettivi o diffusi''. Ancora: ''favorisce, nel rispetto della loro autonomia, le forme democratiche di associazionismo e di autogestione''. Si tratta, in particolare, della formulazione dell' articolo, che entra tra i primi 'titoli' della nuova Carta statutaria, quelli che fissano i principi generali. La stessa rilevanza, nell' ambito dell' articolato, - si sottolinea nella nota - e' riconosciuta al diritto all' informazione dei pugliesi sull' attivita' della Regione, ''che s' impegna ad assicurare 'un'informazione completa, tempestiva e imparziale, dotandosi di apposite strutture organizzative'''. Il diritto si estende espressamente all' informazione sulle ''condizioni e qualita' dell' ambiente, sui rischi per la salute derivanti dall' esercizio di attivita' economiche o dall' esecuzione di opere pubbliche o private e da qualsiasi situazione di rischio possa derivare da attivita' che incidono sul territorio''. Disciplinate inoltre le modalita' per garantire di fatto la partecipazione: cinquantamila elettori pugliesi potranno proporre leggi di iniziativa popolare, diritto riconosciuto anche a ciascun Consiglio provinciale e Comune capoluogo, al Consiglio dell' area metropolitana e ad almeno dieci consigli comunali. Sono previste riserve: l' iniziativa legislativa - informa la nota della Regione - non potra' esser esercitata da questi soggetti nei sei mesi precedenti lo scioglimento del consiglio regionale e non potra' riguardare la revisione dello Statuto regionale, la materia tributaria e il bilancio''. Appositi servizi e strutture assisteranno i proponenti, messe a disposizione dalla Regione. I progetti di legge popolare non ancora esaminati passeranno alla legislatura successiva, anche in caso di scioglimento anticipato dell' assemblea regionale. Enti locali, associazioni e organizzazioni sociali ed ''enti autonomi funzionali'' potranno rivolgere petizioni al Consiglio regionale per sollecitarne l' intervento su questioni di interesse collettivo. Tutte le leggi e i regolamenti entreranno in vigore il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, qualora - si legge nella nota - non siano stati dichiarati urgenti in sede di approvazione. Previsti e disciplinati anche i referendum statutari, nonche' quelli abrogativi e consultivi su leggi regionali, regolamenti ed atti di programmazione generale e settoriale. Competenze, verifiche e controlli in materia sono affidati al Consiglio statutario, organismo istituito dal nuovo Statuto. La commissione consiliare presieduta da Tedesco ha anche individuato i principi che devono ispirare l' azione amministrativa della Regione e degli enti, aziende ed agenzie collegate: buon andamento e imparzialita' della pubblica amministrazione; trasparenza, pubblicita' e semplificazione di norme e procedimenti; partecipazione dei soggetti interessati al procedimento; efficacia, efficienza ed economicita'. ''Garantito il diritto di ogni cittadino allo svolgimento imparziale, equo e tempestivo dei procedimenti che lo riguardano, e' riconosciuto a ciascuno - si sottolinea - un ulteriore importante diritto, quello di rivolgersi al Comune di residenza per il disbrigo di qualunque adempimento amministrativo, indipendentemente dalle Amministrazioni pubbliche competenti''.
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