L'assessore all'Urbanistica Roberto Marti ha convocato per martedì 30 ottobre (alle ore 11:00 presso la sala Giunta di Palazzo Carafa) i titolari degli stabilimenti balneari e di altre strutture della fascia costiera per individuare congiuntamente i criteri ed i contenuti che dovranno ispirare il provvedimento dell'amministrazione comunale sulla disciplina delle concessioni demaniali. Com'è noto, infatti, nei giorni scorsi l'Assessorato al Demanio Marittimo della Regione Puglia ha emanato una circolare (n. 9/07) con la quale si chiarisce che l'art. 42 della Legge Regionale 10/2007 (e, quindi, il comma 4 bis aggiuntivo all'art. 11 della Legge n. 17/06 che disciplina la tutela e l'uso della costa) continua a dispiegare la sua piena validità e cogenza nonostante il Governo abbia impugnato la norma innanzi alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione ed in attesa del suo pronunciamento. Ciò significa che i titolari di concessione demaniale marittima possono mantenere legittimamente per l'intero anno le proprie strutture (precarie e amovibili e di facile rimozione) già autorizzate per il mantenimento stagionale, in deroga ai vincoli previsti in materia di tutela territoriale, paesaggistica, ambientale e idrogeologica. Il provvedimento è necessario per evitare che i gestori, in virtù della situazione normativa precedente al comma 4 bis, procedano alla rimozione delle strutture all'approssimarsi della scadenza del 31 ottobre e sostengano costi economici ingiustificati. Già in passato e prima della modifica normativa l'incertezza interpretativa sul comma 4 dell'art. n. 11 della Legge n. 17/06 ha determinato situazioni incresciose e penalizzanti per i concessionari di licenza e oggettive difficoltà per gli Uffici Tecnici comunali. A questa circolare regionale ora i Comuni rivieraschi dovranno adeguarsi ed il provvedimento dell'amministrazione comunale di Lecce scaturirà proprio dalla concertazione con i soggetti interessati. Peraltro, ancor prima della circolare della Regione il sindaco Paolo Perrone e l'assessore Roberto Marti avevano incontrato i titolari delle concessioni per individuare una soluzione all'annoso problema, determinato dall'automatismo nella rimozione dei manufatti al termine della stagione estiva e dalla necessità di una loro nuova applicazione all'approssimarsi della successiva, con relativa incidenza in termini ambientali e di costi economici.