Sandro Miglietta, guardia giurata di 33 anni, è stato ucciso con un colpo di pistola nel corso di una lite con due persone. Secondo quanto si apprende, anche uno dei aggressori sarebbe rimasto ferito in modo grave. Miglietta sarebbe stato ucciso perché ostacolava il fidanzamento della sorella con un uomo che a lui non piaceva. Nella colluttazione è rimasta ferita anche la madre di Miglietta. La vittima era dipendente dell' istituto privato "Veliapol". A compiere l'agguato sarebbero stati due fratelli di Torchiarolo, Fabio e Fernando Tondo, uno dei quali aveva una relazione con la sorella della vittima, che sono già stati sottoposti a fermo dai carabinieri. Nell'agguato sono rimasti feriti in modo non grave uno dei due aggressori e la madre della guardia giurata, che dal balcone della sua abitazione ha assistito all'uccisione del figlio ed è stata ferita di striscio alla spalla da una pallottola vagante. Nell'agguato sono stati sparati più di 20 proiettili. A quanto si è appreso sinora, i due fratelli hanno avvicinato e bloccato in via Ada Negri il trentatreenne. Hanno prima discusso con lui animatamente, poi sono venuti alle mani. All'improvviso, uno dei due ha impugnato la pistola che deteneva e ha fatto fuoco ripetutamente, ferendo gravemente Miglietta. La guardia giurata - secondo fonti non ufficiali - avrebbe risposto al fuoco, ferendo a sua volta uno dei due aggressori. Questi sono fuggiti a bordo di una Bmw e dopo poco tempo, a causa delle ferite riportate da uno dei due fratelli, si sono recati al pronto soccorso dell'ospedale di San Pietro Vernotico (Brindisi) dove sono stati raggiunti e fermati dai carabinieri. Il ferito è stato giudicato guaribile in 15 giorni. Sul luogo dell'agguato sono stati soccorsi Miglietta, morto subito dopo in ospedale, e la madre, attualmente ricoverata all'ospedale Vito Fazzi di Lecce.