Sono stati fermati con l'accusa di essere gli scafisti della morte. Alfred Bedini, e Altin Giollesha, rispettivamente di 19 e 27 anni, sono i due giovani albanesi che hanno speronato ieri il gommone dei finanzieri, al largo di Otranto, causando la morte di due militari. Il corpo di uno dei due finanzieri deve essere ancora recuperato. Gli extracomunitari erano stati identificati già ieri, ma a causa dell'omertà e della paura di ritorsioni, i curdi scampati alla collisione finora non avevano voluto aiutare gli investigatori. Avevano affermato di non essere in grado di riconoscere gli scafisti e di non sapere di che nazionalità fossero. Oggi, però, sono stati riconosciuti e successivamente fermati. Gli scafisti, subito dopo l'incidente, hanno raggiunto la costa e si sono mescolati ai clandestini appena sbarcati. Insieme agli altri sono stati poi portati nel centro di prima accoglienza di Otranto e tenuti sotto stretta sorveglianza.
Il magistrato inquirente Elsa Valeria Mignone, della Procura di Lecce, ha deciso il provvedimento di fermo dopo aver interrogato per ore ed ore i due albanesi, rintracciati ieri mattina lungo la costa poco lontano dal luogo della tragedia con addosso i vestiti bagnati e un forte odore di benzina. Se saranno confermate le tesi degli inquirenti, il provvedimento potrebbe trasformarsi in arresto. (MN)